Umberto Artioli è stato uno storico e critico teatrale italiano.
È stato ordinario di storia del teatro e dello spettacolo presso l'Università di Padova.
Nel 1964, assieme a Fernando Trebbi, Francesco Bartoli e Gino Baratta ha fondato a Mantova la rivista d'avanguardia Il portico. Nello stesso anno, ha iniziato a lavorare a Padova al fianco di Flores D'Arcais e Calendoli.
Nel 1986 diventa ordinario di teatro e spettacolo presso la facoltà di magistero a Padova, per poi passare a lettere nella stagione 1996/1997.
Ha pubblicato saggi su Carmelo Bene , Antonin Artaud, Luigi Pirandello e Gabriele d'Annunzio. Nel saggio del 1989 L'officina segreta di Pirandello presenta la tesi critica, destinata ad avere una certa risonanza soprattutto fra i critici letterari, di un tardo Pirandello mistico-magico "riattivatore di icone" e di archetipi cosmici, radicalmente diverso da quello umoristico e dialettico della prima fase.
Nel 1996 riceve il premio “Silvio D'Amico” per lo studio su D'Annunzio, Il combattimento invisibile. D'Annunzio tra romanzo e teatro. Nel 1999 promuove la nascita del centro "Mantova capitale europea dello spettacolo" , allo scopo di studiare l'attività spettacolare patrocinata dai Gonzaga, riservando particolare attenzione alla Commedia dell'arte. Nello stesso 1999 insieme a Siro Ferrone ha fondato il premio "Arlecchino d'oro", premio che gli è stato conferito alla memoria nel 2005 dopo l'improvvisa scomparsa nel luglio dell'anno precedente.
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19. Agosto 1939 – 15. Luglio 2004