da Memorie Bolognesi, in Postuma, XXXVIII http://it.wikisource.org/wiki/Postuma/XXXVIII
“Vedendo il castagno l'uomo sopra il fico, il quale piegava inverso sé i sua rami, e di quelli ispiccava i maturi frutti, e quali metteva nell'aperta bocca disfacendoli e disertandoli coi duri denti, crollando i lunghi rami e con temultevole mormorio disse: «O fico, quanto se' tu men di me obrigato alla natura! Vedi come in me ordinò serrati i mia dolci figlioli, prima vestiti di sottile camicia, sopra la quale è posta la dura e foderata pelle, e non contentandosi di tanto beneficarmi, ch'ell'ha fatto loro la forte abitazione, e sopra quella fondò acute e folte spine, a ciò che le mani dell'homo non mi possino nuocere.» Allora il fico cominciò insieme co' sua figlioli a ridere, e ferme le risa, disse: «Conosci l'omo essere di tale ingegno, che lui ti sappi colle pertiche e pietre e sterpi, tratti infra i tua rami, farti povero de' tua frutti, e quelli caduti, peste co' piedi e co' sassi, in modo ch'e frutti tua escino stracciati e storpiati fora dell'armata casa; e io sono con diligenza tocco dalle mani, e non come te da bastoni e da sassi.»”
Il castagno e il fico
Favole
Argomenti
ridere , abitazione , alloro , armato , bastone , bocca , caduto , camice , camicia , castagno , colle , diligenza , essere , fai-da-te , fatto , fico , figliolo , forte , frutto , ingegno , insieme , modo , mormorio , natura , ordine , pelle , pertica , peste , pietra , povero , risaia , serrata , tale , tocco , tratto , uomo , vestito , casa , prima , tanto , posta , aperto , dolciLeonardo Da Vinci 145
pittore, ingegnere e scienziato italiano 1452–1519Citazioni simili
da Canto floreale
Origine: In Lirici ungheresi, scelti e tradotti da Folco Tempesti, con introduzione e note, Vallecchi Editore, Firenze, 1950, p. 346.
Origine: Il vangelo secondo Gesù Cristo, p. 285
Confessione dell'autore
Splendori e miserie del gioco del calcio
“Prodi? È una foglia di fico.”
da Corriere della sera, 11 giugno 1995; citato in Corriere della sera, 23 dicembre 1995
da Canti d'Alessandria, VII
“Non ho mai conosciuto uno che non valesse un fico secco e che non fosse irascibile.”
Aforismi e detti memorabili