“Si stavano baciando. Detto così siete scusati per aver pensato che fosse un bacio normale, tutto labbra e pelle e magari persino un po' di lingua. Ma vi siete persi il sorriso di Ragno, la luce nei suoi occhi.”

I ragazzi di Anansi

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia
Argomenti
sorriso , bacio , detto , labbro , lingua , luce , pelle , pensata , ragno , po'
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Neil Gaiman 75
fumettista, scrittore e giornalista britannico 1960

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“E gli occhi. Io non so dire il colore degli occhi di Lenore Beadsman; non posso guardarli; per me quegli occhi sono il sole.
Sono blu. Le sue labbra sono carnose e rosse e tendono al rorido e più che chiedere pare pretandano, in quel loro broncio di seta liquida, d'esser baciate. Io le bacio spesso, lo ammetto, inutile negarlo, ne sono un baciatore, e un bacio con Lenore è, se mi è concesso indugiare un po' su questo tema, non tanto un bacio quanto una dislocazione, è rimozione e poi brusca assunzione di essenza dall'io alle labbra, sicchè è non tanto il contatto di due corpi umani per fare le solite cose a colpi di labbra quanto due insiemi di labbra in reciproca cova e in comunione di specie sin dagli albori dell'era post-Scarsdale, forti di condizione ontologica autonoma sancita dalla suddetta comunione, che trascinano dietro e sotto di sè, mentre si uniscono e diventano una cosa sola, due ormai completamente superflui corpi terreni appesi al bacio come spossati cambi di fiori sursbocciati ovvero come mute ormai inservibili. Un bacio con Lenore è una sequenza in cui io pattino con scarpe imburrate sull'umida pista del suo labbro inferiore, protetto dalle intemperie grazie all'aggetto madido e tiepido di quello superiore, per infine riparare tra labbro e gengiva e rimboccarmi il labbro sin sul naso come un bimbo la coperta e da lì scrutare con occhi lustri e ostili il mondo esterno di Lenore, del quale non voglio più far parte.”

The Broom of the System

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“Fanciulla, io ti chiedea | d'un bacio; e i labbri bèi | tu curvasti al libar de' labbri miei: | indi, come per rea | vista d'angue compresso, | tu balzi fuor del disiato amplesso, | e da me torci di tua bocca il fiore. | Luce degli occhi miei, baci d'amore | non han modo sì rio: | né un dar di baci è questo: è un dar dolore | e di baci un disio.”

Johannes Secundus (1511–1536) poeta olandese

Epigramma
Origine: Traduzione di Giosuè Carducci in Edizione nazionale delle Opere di Giosuè Carducci, volume ventinovesimo, Versioni da antichi e moderni, Nicola Zanichelli Editore, 1943, p. 196.

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“Poi sentirai sulla guancia un solletico… | Un bacio leggero, ragno impazzito, corre | Su e giù per il collo…”

Arthur Rimbaud (1854–1891) poeta francese

da Sognato per l'inverno, vv. 9-11, 1992

Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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“Ho ancora il bacio di Walt Whitman sul mio labbro.”

Oscar Wilde (1854–1900) poeta, aforista e scrittore irlandese

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