“Estate, roccia d'aria pura, e tu, ardente alveare, | o mare! Sparso ovunque in mille mosche sopra | i cespi di una carne fresca come una brocca, | e fino nella bocca dove ronza l'azzurro, || e, casa ardente, Spazio, caro Spazio tranquillo, | dove l'albero fuma e perde qualche uccello, | ed infinitamente vi si rompe il rumore | del mare, e del moto e delle turbe d'acque, || conche d'odori, grandi cerchi delle felici | stirpi sul golfo che corrode e che ascende al sole, | nidi puri, cascate d'erbe, ombre d'onde cave, | cullate la fanciulla immersa in un fondo sonno.”
da Estate
Album di versi antichi
Argomenti
albero , alveare , aria , azzurro , bocca , brocco , carne , cascata , estate , fanciullo , fondo , fresca , golfo , grande , mare , mille , moto , roccia , rumor , rumore , sole , sonno , spazio , stirpe , uccello , casa , caroPaul Valéry 150
scrittore, poeta e aforista francese 1871–1945Citazioni simili

Napoli, da Il campanellino, SEI, Torino
Origine: Il Vesuvio.
Origine: Citato in Cosimo Argentina, Ernesto Costa e Ugo Roma, Domani, Antologia italiana per la scuola media, vol. I, Luigi Loffredo Editore, Napoli, stampa 1976<sup>4</sup>, p. 532.

“Mutazioni del fuoco: in primo luogo mare, la metà di esso terra, la metà vento ardente.”
fr. 31
Sulla natura