“Erano i primissimi tempi della felicità: egli usciva caldo di baci, pieno della recente gioja; le campane della Trinità de' Monti, di Sant'Isidoro, de' Cappuccini sonavano lAngelus nel crepuscolo, confusamente, come se fossero assai più lontane; all'angolo della via rosseggiavano i fuochi intorno le caldaje dell'asfalto; un gruppo di capre stava lungo il muro biancastro, sotto una casa addormentata; i gridi fiochi degli acquavitari si perdevano nella nebbia….”

cap. XI, p. 333
Il piacere

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia
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Gabriele d'Annunzio 109
scrittore, poeta e drammaturgo italiano 1863–1938

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“Giace questo comune [Esino Lario] sopra un bel piano lontano da Cornova passando il monte di Cainallo quatro miglia, il qual monte gli siede in capo verso settentrione et dal monte di Varena è lontano tre miglia et è verso sera o sia dal occidente. Da Varena è lontano tre altre miglia che ha mezzogiorno et dal oriente ha diversi monti, et in parte il territorio di Lierne, pol essere di circuito questo suo territorio da sedici miglia et malagevolmente si pol circondare, è di bello, allegro et vistoso sito molto fertile et abondante di grani come formento, biade, meglio, altri leghumi, et castagne, copiosa di grassine, de fieni, et altre cose. La sua chiesa risiede sopra un alto colle, alla similitudine di un forte castello dedicata al Glorioso Martire di M. Gesù Cristo Santo Vittore, parata et ornata di quanto fa di bisogno con campanile, campane, bella casa per il loro curato, con pozzo, giardino, orto, et altre assai comodità, quindi per prati et campi, passando alla prima villa detta Piaghe si perviene, nella quale hano ancora un'altra chiesuola di Santo Giovanni Evangelista. Sono qua diverse famiglie de Pensi, de Tarri, de Ruschoni, de Arrigoni, de Calgari. Si ascende alquanto verso settentrione et si ritrova un'altra villa, detta Cresi, tanto fertile quanto la prima, ivi un'altra chiesuola di Santo Antonio Abbate si ritrova, con alcune, famiglie di Tarri, de Arrigoni, de Pensa, de Bettuzzi, de Nicchie et di Troni et altri assai quali per brevità ometto. Hanno belli monti, belli piani, bone fonti, et altre assai particolarità, con sì vago territorio, di sì aeroso sito et ritrovandosi così alto sopra quei monti, copioso de tutto quello fa bisogno al vivere humano.”

Paride Cattaneo della Torre (1531–1614) sacerdote e scrittore italiano

304r-304v, citato in Giuseppe Arrigoni, Documenti inediti risguardanti [sic] la storia della Valsassina e delle terre limitrofe, vol. I, fasc. I, Milano 1857, pp. 70-71
Cronoca dei Torriani e Descrizione della Valsassina

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“O amor de povertate, | regno de tranquillitate! Povertate, via secura, | non ha lite né de nulla tempestate.”

Jacopone da Todi (1236–1306) poeta e religioso italiano

(da O amor de povertate, p. 47)
O amor di povertà, regno di tranquillità! Povertà è la strada sicura, su cui non s'incontrano né liti né odi, non si devono temere i ladri né alcuna tempesta.

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“Che i avessero in somma stima la scienza de i numeri, e che Platone stesso ammirasse l'intelletto umano e lo stimasse partecipe di divinità solo per l'intender egli la natura de' numeri, io benissimo lo so, né sarei lontano dal farne l'istesso giudizio.”

Galileo Galilei (1564–1642) scienziato italiano

giornata prima, p. 35; citato in Koyré 1979, p. 292
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Origine: In margine: Misteri de numeri Pitagorici, favolosi.

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