“T'amo, o pio bove; e mite un sentimento | di vigore e di pace al cor m'infondi. | O che solenne come un monumento | tu guardi i campi liberi e fecondi, | o che al giogo inchinandoti contento | l'agil opra de l'uom grave secondi: […].”

—  Giosue Carducci , libro Rime nuove

Il bove, IX, vv. 1-6
Rime nuove

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia
Argomenti
pace , contento , fecondo , giogo , guardia , monumento , pio , secondo , sentimento , vigore , vigoria , grave , libero
Giosue Carducci photo
Giosue Carducci 88
poeta e scrittore italiano 1835–1907

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“Pio bove un corno. Pio per costrizione, | pio contro voglia, pio contro natura, | pio per arcadia, pio per eufemismo. | […] | Pio sarà Lei, professore, | dotto in greco e latino, Premio Nobel, che | batte alle chiuse imposte coi ramicelli di fiori | in mancanza di meglio | mentre io m'inchino al giogo, pensi quanto contento.”

Primo Levi (1918–1987) scrittore, partigiano e chimico italiano

Pio, p. 201
Ranocchi sulla luna e altri animali

“barocco, quel mite barocco napoletano, che riveste di una grazia tutta locale tanta parte de' nostri monumenti. (da Le biblioteche, p. 261)”

Alfonso Miola (1844–1934)

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“Ave dico. Per quante volte il mite | lume de li occhi suoi misericordi | ne' miei torbidi spiriti discordi | ridusse in pace ogni più trista lite.”

Gabriele d'Annunzio (1863–1938) scrittore, poeta e drammaturgo italiano

Origine: Da Ave sorella.

“Sia benedetta tu sempre da Dio: | quando farai contento lo cor mio?”

Leonardo Giustinian (1388–1446) politico e umanista italiano

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“Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero.”

Gesù (-7–30 a.C.) fondatore del Cristianesimo

11, 28 – 30
Nuovo Testamento, Vangelo secondo Matteo

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“[Su Pio IX] Crux de cruce.”

Malachia di Armagh (1094–1148) abate e arcivescovo cattolico irlandese

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“[Su Pio II] De Capra et Albergo.”

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“Amo colui che parte, | che piange o si desta, | e nei freddi mattini brinati | i campi. || Amo la stanca rinuncia, | il pianto senza lagrime, | la pace, rifugio di saggi, di poeti | e di malati. || Amo i delusi, gl'invalidi, | coloro che sono fermi, | gl'increduli, i tristi: il mondo. || Io sono il parente della morte, | l'amore che muore, amo baciare | chi se ne va.”

Endre Ady (1877–1919) poeta ungherese

da Il parente della morte,
Origine: In Lirica ungherese del '900, introduzione e traduzione di Paolo Santarcangeli, Guanda, Parma, 1962, pp. 14–15.

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“Al rio sottile, di tra vaghe brume, | guarda il bove coi grandi occhi: nel piano | che fugge, a un mare sempre più lontano | migrano l'acque d'un ceruleo fiume.”

Giovanni Pascoli (1855–1912) poeta italiano

da Il bove
Myricæ

“Bada che Ancona, a qui, è bel'un bel po'! | Guarda che panorama che se vede, | coi campi, i monti, el mare de lagió!… | Pure, che sia coscì, non ce se crede.”

Palermo Giangiacomi (1877–1939)

da Ancona, in Opere scelte, Gilberto Bagaloni Editore

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