“Le qualità perdono lucentezza se si toccan troppo, perché se ne vede prima la scorza esterna che l'intima sostanziosa essenza dell'animo.(da Sapersi servire della lontananza, pp. 162-163)”

Oracolo manuale e arte di prudenza
Variante: Le qualità perdono lucentezza se si toccan troppo, perché se ne vede prima la scorza esterna che l'intima sostanziosa essenza dell'animo. La fantasia giunge più lontano della vista [... ]. (da Sapersi servire della lontananza, pp. 162-163)

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 22 Maggio 2020. Storia
Baltasar Gracián photo
Baltasar Gracián 107
gesuita, scrittore e filosofo spagnolo 1601–1658

Citazioni simili

Umberto Eco photo
Alain de Botton photo
Peter Altenberg photo

“Il perdono è l'essenza dell'amore. Amare è perdonare, perdonare è amare.”

Andrew Greeley (1928–2013)

Origine: Ascesa all'inferno, p. 113

Walter Benjamin photo

“L'allegoria barocca vede il cadavere solo dall'esterno. Baudelaire lo vede anche dall'interno.”

Walter Benjamin (1892–1940) filosofo e scrittore tedesco

Origine: Citato in Andrea Cortellessa, Giovanni Raboni. L'osso senza carne della parola, Poesia, anno XII, n. 126, Crocetti Editore.

Fulton J. Sheen photo

“Il chiasso esterno distoglie lo sguardo dell'anima dalle ferite intime e ne ritarda la cicatrizzazione.”

Fulton J. Sheen (1895–1979) arcivescovo cattolico statunitense

La Madonna

Papa Sisto V photo
Cesare Pavese photo

“Perdono tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi.”

Cesare Pavese (1908–1950) scrittore, poeta, saggista e traduttore italiano

Origine: Parole d'addio riportate sul frontespizio http://www.internetculturale.it/upload/immagini/ultime%20parole%20grande.jpg di una copia dei Dialoghi con Leucò, ritrovata su un tavolino accanto al suo corpo senza vita. Il 27 agosto 1950 Pavese si suicidò con una dose eccessiva di barbiturici in una camera al terzo piano dell'Hotel Roma in piazza Carlo Felice, a Torino. Lo indussero a compiere questo «atto di ambizione» la delusione amorosa per la fine del rapporto sentimentale con l'attrice americana Constance Dowling – a cui dedicò gli ultimi versi di Verrà la morte ed avrà i tuoi occhi – e il disagio esistenziale che per tutta la vita aveva cercato di vincere.

Cesare Pavese photo

Argomenti correlati