“Come? il turco mio fratello? mio fratello il cinese? il giudeo? il siamese?". Era il diciottesimo secolo - e Voltaire faceva il verso ai razzisti di allora, agli eterni pregiudizi, alle radici salde dell'intolleranza. "Cadono le braccia a osservare come gli uomini si comportano con gli altri uomini", sì, ma una possibilità di correggersi c'è sempre. "Dobbiamo lottare contro noi stessi", scriveva in una lettera, commentando con irritazione la frase di chi, arrivato a una certa età, sbotta: "Ormai sono fatto così". "Be', vecchio stupido, cerca di cambiare.”
Comincia dalle parole.
Origine: Da I razzisti del web, Il mio dialogo con gli intolleranti http://www.repubblica.it/politica/2017/07/21/news/i_razzisti_del_web_il_mio_dialogo_con_gli_intolleranti-171286862/?ref=RHPPRB-BH-I0-C4-P1-S1.4-T1, Repubblica.it, 21 luglio 2017
Argomenti
turco , vecchio , uomini , stupido , cinese , fratello , fatto , braccio , bracco , irritazione , intolleranza , razzista , pregiudizio , radice , lettera , eterno , frase , secolo , età , verso , alloro , parola , parola-chiave , cerca , possibilitàPaolo Di Paolo 4
scrittore italiano 1983Citazioni simili

“L'africano è mio fratello, ma è un fratello più giovane di parecchi secoli.”
Origine: Da The Observer, 23 ottobre 1955.

Omelie, Omelia nella solennità di san Raimondo Nonnato http://www.tempi.it/curate-la-vita-dal-principio-alla-fine-il-cristiano-non-puo-permettersi-il-lusso-di-essere-un-idiota#.UUyayTd42So, Buenos Aires, 31 agosto 2005