Origine: Il mio primo viaggio, p. 136
“[Sul sogno] […] dimensione ignota e indecifrabile che noi abitiamo ogni notte ma nella quale siamo stranieri come povere creature smarrite, privati di volontà e di ragione; un paese contiguo dove continuiamo a essere noi senza esserlo più e dove parliamo una lingua che conosciamo ma che non capiamo, una lingua che non è più la nostra.”
Origine: Dall'introduzione a Arthur Schnitzler, Doppio sogno, traduzione di Paola Capriolo, Gruppo Editoriale L'Espresso, 2011, p. 5.
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(1889–1963) poeta, saggista e drammaturgo francese
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“Il verso è il parlare in sogno della lingua.”
Max Kommerell
(1902–1944)
da Sulla Kätchen di Heilbronn, p. 180
Citato in Leone Traverso, Studi di letteratura greca e tedesca