“Non mi riconosco più, prosopagnosia, | sto cantando ma il mio volto non è divertito, | quasi non capisco più quale brano sia, | ogni volta mi riascolto e sono risentito. | Un video di chirurgia ricorda a me stesso | che può essere sgradevole guardarsi dentro | fino a diventare oggetto del proprio disprezzo | e dire: "Sono io sputato quello nello specchio!" (da Prosopagnosia, n. 1)”

—  Caparezza

Prisoner 709

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 22 Maggio 2020. Storia
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Caparezza 379
cantautore e rapper italiano 1973

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“Non sono più lo stesso di un secondo fa, | nel mio caso, fidati, pure un secondo fa. (da Prosopagnosia, n. 1)”

Caparezza (1973) cantautore e rapper italiano

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“Il Volto sofferente della Sindone non cerca i nostri occhi ma il nostro cuore, invita dunque ciascuno di noi a guardarsi dentro con verità, a risvegliare il proprio cuore e le proprie coscienze sulle ingiustizie di questo mondo di fronte alle quali non si può tacere.”

Luigi Ciotti (1945) sacerdote italiano

Origine: Citato in L'amore che salva, la pastorale sanitaria a convegno davanti alla Sindone http://www.acistampa.com/story/lamore-che-salva-la-pastorale-sanitaria-a-convegno-davanti-alla-sindone-0613, Acistampa.com, 25 maggio 2015.

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“Se non c'è uno specchio, non vuol dire che non hai un volto.”

Osho Rajneesh (1931–1990) filosofo indiano

Con te e senza di te

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“Orfeo. Io cercavo, piangendo, non più lei ma me stesso. Un destino, se vuoi. Mi ascoltavo. […] Il mio destino non tradisce. Ho cercato me stesso. Non si cerca che questo. […] Visto dal lato della vita tutto è bello. Ma credi a chi è stato tra i morti… Non vale la pena. […] E voi godetela la festa. Tutto è lecito a chi non sa ancora. È necessario che ciascuno scenda una volta nel suo inferno. L'origine del mio destino è finita nell'Ade, finita cantando secondo i miei modi la vita e la morte.
Bacca. E che vuol dire che un destino non tradisce?
Orfeo. Vuol dire che è dentro di te, cosa tua; più profondo del sangue, di là da ogni ebbrezza. Nessun dio può toccarlo.”

da L'inconsolabile
Dialoghi con Leucò
Variante: Orfeo: Io cercavo, piangendo, non più lei ma me stesso. Un destino, se vuoi. Mi ascoltavo. [... ] Il mio destino non tradisce. Ho cercato me stesso. Non si cerca che questo. [... ] Visto dal lato della vita tutto è bello. Ma credi a chi è stato tra i morti... Non vale la pena. [... ] E voi godetela la festa. Tutto è lecito a chi non sa ancora. È necessario che ciascuno scenda una volta nel suo inferno. L'origine del mio destino è finita nell'Ade, finita cantando secondo i miei modi la vita e la morte.
Bacca: E che vuol dire che un destino non tradisce?
Orfeo: Vuol dire che è dentro di te, cosa tua; più profondo del sangue, di là da ogni ebbrezza. nessun dio può toccarlo.

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