“Non mi riconosco più, prosopagnosia, | sto cantando ma il mio volto non è divertito, | quasi non capisco più quale brano sia, | ogni volta mi riascolto e sono risentito. | Un video di chirurgia ricorda a me stesso | che può essere sgradevole guardarsi dentro | fino a diventare oggetto del proprio disprezzo | e dire: "Sono io sputato quello nello specchio!" (da Prosopagnosia, n. 1)”
Prisoner 709
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Origine: Citato in L'amore che salva, la pastorale sanitaria a convegno davanti alla Sindone http://www.acistampa.com/story/lamore-che-salva-la-pastorale-sanitaria-a-convegno-davanti-alla-sindone-0613, Acistampa.com, 25 maggio 2015.

“Se non c'è uno specchio, non vuol dire che non hai un volto.”
Con te e senza di te

da Disordine e dolore precoce (1923-1924), p. 106
La svolta

da L'inconsolabile
Dialoghi con Leucò
Variante: Orfeo: Io cercavo, piangendo, non più lei ma me stesso. Un destino, se vuoi. Mi ascoltavo. [... ] Il mio destino non tradisce. Ho cercato me stesso. Non si cerca che questo. [... ] Visto dal lato della vita tutto è bello. Ma credi a chi è stato tra i morti... Non vale la pena. [... ] E voi godetela la festa. Tutto è lecito a chi non sa ancora. È necessario che ciascuno scenda una volta nel suo inferno. L'origine del mio destino è finita nell'Ade, finita cantando secondo i miei modi la vita e la morte.
Bacca: E che vuol dire che un destino non tradisce?
Orfeo: Vuol dire che è dentro di te, cosa tua; più profondo del sangue, di là da ogni ebbrezza. nessun dio può toccarlo.