Frasi sul canto
Una raccolta di frasi e citazioni sul tema cantando.
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„D'in su la vetta della torre antica, | passero solitario, alla campagna | cantando vai finché non more il giorno; | ed erra l'armonia per questa valle.“
vv. 1-4
Canti, XI – Il passero solitario

„Per quello che posso ricordare io», dice il dottor Vittorio, «è sempre stata una festa di pessimo gusto. Violenza e rumore, questa era Piedigrotta. Che oggi poi, a distanza di tanti anni, ci ricordiamo di Piedigrotta come di una festa divertente lo posso pure capire, ma è chiaro che il merito del ricordo è solo per la nostra adolescenza e non per la manifestazione che in se stessa non ha mai avuto nulla di edificante.»
«Ecco qua», dice il professore, «mò è venuto Vittorio e mi ha fatto diventare una fetenzia pure il ricordo di Piedigrotta!»
«Ma andiamo, siamo seri. Lo vogliamo capire o no che la morte di Napoli è stato il folklore! Tutti noi sappiamo che quando c'era Piedigrotta cercavamo di evitare le strade dove si svolgeva la festa, e allora confessiamolo onestamente che noi, a Piedigrotta, non ci siamo divertiti mai.»
«Ma come non ci siamo divertiti mai, dottò!» dice Saverio. «Io ero piccolo è vero ma i carri me li ricordo ancora: e ci stava il carro con le maschere d'Italia, con Pulcinella, Arlecchino e compagnia cantando, e poi c'era il carro dei frutti di mare con le femmine con le cosce da fuori che uscivano da dentro alle cozze, e poi c'era il carro con il Vesuvio che fumava overamente, con la funicolare illuminata e con la gente che cantava: Iamme, Iamme. Era bella dottò Piedigrotta.“
— Luciano De Crescenzo, libro Così parlò Bellavista
cap. 23; pp. 167-168
Così parlò Bellavista

„Non posso più fare a meno di lei: l'odore della sua pelle, il suono della sua voce, quei piccoli vezzi che la rendono la ragazza più forte e più fragile del mondo. La mania di non mettersi gli occhiali per vedere il mondo attraverso lo schermo fumoso della vista annebbiata; il modo tutto suo di proteggersi. Vedere senza vedere davvero e, soprattutto, senza farsi notare. Scopro la strana meccanica del suo cuore. È un sistema che funziona con un guscio autoprotettivo dovuto alla sua profonda mancanza di fiducia. Un'assenza di stima in lotta con una determinazione fuori dal comune. Le scintille che Miss Acacia produce cantando sono le schegge delle sue incrinature, che lei è capace di proiettare sulla scena, ma non appena la musica cessa, perde l'equilibrio. Non ho ancora trovato l'ingranaggio rotto. Il codice di accesso al suo cuore cambia ogni notte. A volte il guscio è duro come una roccia. Nonostante provi mille combinazioni sotto forma di carezze, parole consolatorie, resto sulla porta. Eppure mi piace tanto far schiudere questo guscio! Sentire quel rumoretto quando apre, vedere la fossetta che si scava all'angolo delle labbra e sembra dire: "Soffia!"“
— Mathias Malzieu, libro La meccanica del cuore
Il sistema di protezione che si frantuma in dolci schegge.
La meccanica del cuore

„La mia idea per "My Sweet Lord," visto che suonava come una canzone pop, era di metterci dentro di soppiatto qualcosina. Il punto era fare in modo che la gente non venisse offesa con l'"Alleluia"; quando si arriva a "Hare Krishna", sono ormai già presi, il loro piede sta tenendo il ritmo, e stanno cantando "Alleluia", il che li culla in un senso di falsa sicurezza. E ad un tratto diventa "Hare Krishna", e si mettono a cantarlo prima di capire cosa sta succedendo, e penseranno "Ehi, credevo di immaginare che non mi piacessero gli Hare Krishna!"“
— George Harrison musicista britannico 1943 - 2001
Origine: Dall'intervista a Mukunda Goswami, 4 settembre 1982.

„La vittoria cantando ci apre la via, la libertà ci guida e dal Nord al Mezzogiorno la tromba di guerra ha suonato l'ora della battaglia. Tremate, nemici della Francia.“
— Marie-Joseph Chénier poeta, drammaturgo e politico francese 1764 - 1811
(da Le chant du départ)
La victoire en chantant nous ouvre la barrière. | La Liberté guide nos pas. | Et du nord au midi, la trompette guerrière | A sonné l'heure des combats. | Tremblez, ennemis de la France.

„Quando aprile con le sue dolci pioggie ha penetrato fino alla radice la siccità di marzo, impregnando ogni vena di quell'umore che la virtù di dar ai fiori, quando anche Zeffiro col suo dolce flauto ha rianimato per ogni bosco e ogni brughiera i teneri germogli, e il nuovo sole ha percorso metà del suo cammino in Ariete, e cantando melodiosi gli uccelletti che dormono tutta la notte ad occhi aperti la gente è allora presa dal desiderio di mettersi in pellegrinaggio…“
— Geoffrey Chaucer scrittore, poeta, cantante, burocrate e diplomatico inglese 1343 - 1400

„Fresca rosa novella, | piacente primavera, | per prata e per rivera | gaiamente cantando, | vostro fin presio mando – a la verdura.“
— Guido Cavalcanti poeta italiano 1258 - 1300
da Fresca rosa novella
Rime

„Il rapporto sessuale è prendere la morte a calci nel culo mentre si sta cantando.“
— Charles Bukowski poeta e scrittore statunitense 1920 - 1994

„L'Italia è un indicatore perfetto per capire se stiamo andando bene o no. Quando uscì l'album Californication, nel '99, noi siamo atterrati in Italia; abbiamo fatto il check-in in albergo, ci stavamo preparando a fare sempre la stessa procedura che stiamo facendo adesso e in quel giorno è uscito l'album in Italia. Stavo camminando fuori dall'hotel e mi è passata davanti un'auto piena di italiani… stavano cantando Otherside! E ho pensato: "Ma come? È uscito proprio oggi il nostro album. Come è possibile che conoscano già il pezzo?". Era un'indicatore, un'unità di misura, che ci diceva che abbiamo fatto bene. Quindi l'Italia è come […] un barometro. Perciò sì, sappiamo che se piace all'Italia quello che stiamo facendo, vuol dire che stiamo facendo un gran bel lavoro.“
— Anthony Kiedis cantante statunitense 1962

„Si mise a giocare con quei bambini, come non faceva più da anni, cantando la canzoncina che accompagna le corse e le risse:
«Gatto, gatto, piglia il pesce! | Corri e portalo a casa! Corri, gatto! | Porta il pesce alla fanciulla | Che t'aspetta presso il fuoco. Corri ratto!»“
— Richard Adams, libro La valle dell'orso
Origine: La valle dell'orso, p. 394

„In memoria
Ascoltando una musica nuova | e mai sentita | una povera romanza | un'aria da cane pesto | cantata da una femmina ebbra | nel bel mezzo d'una strada | lo smemorato si ricorda di una vedova | che non ha mai conosciuto | ed aggiunge in sogno | delle strofe di compianto | e quella del marito morto | lo fa sorridere | e lo rassicura | e se ne va cantando | alla ricerca di quella donna | camminando impettito | senza chiedere la strada a nessuno[…]“
— Jacques Prevért poeta e sceneggiatore francese 1900 - 1977
Origine: Poesie, p. 51

„Però canta nelle stazioni suburbane la tua voce, | e sui moli vespertini, come acqua scura la tua parola. | Il tuo popolo bianco negro, popolo di poveri popolo semplice | come tutti i popoli, non dimentica la tua campana: | si riunisce cantando sotto la magnitudine della tua vita spaziosa. | Cammina tra i popoli con il tuo amore carezzando | il puro crescere della fraternità sulla terra.“
— Pablo Neruda poeta e attivista cileno 1904 - 1973
da Ode a Walt Whitman
Odi elementari

„Mi spiace ragazza ma hai perso il treno, | be' il ragazzo è mio ora | siamo più che buoni amici | la storia finisce così: peccato che tu non abbia visto | l'uomo che un ragazzo può essere | c'è più di quanto si possa vedere | io vedo l'anima che c'è dentro | lui è solo un ragazzo e io sono solo una ragazza | posso rendere l'idea più ovvia? | Siamo innamorati, non hai sentito | come rocckeggiamo i nostri mondi? | Io sto con lo Skater Boy, ho detto ci vediamo poi | io sarò nel retroscena dopo lo show | io sarò nello studio | cantando la canzone che abbiamo scritto | su quella ragazza che conosceva…“
— Avril Lavigne cantante canadese 1984
Let Go!

„Gli Italiani, quando scoprirono di essere stati derubati e grassati per anni dai loro sedicenti rappresentanti, s'incazzarono. Finché durò il fruscio delle mazzette negli orecchi degli Italiani, fu facile per loro comprendere chi fossero le vittime della Grande Ruberia: erano loro. I partiti, per mantenere i loro apparati elefantiaci ed il tenore di vita principesco di molti loro boss, imponevano il pizzo su ogni loro appalto; gli imprenditori gonfiavano i prezzi dei lavori con continue varianti in corso d'opera, lo Stato si svenava con una spesa pubblica sempre più fuori controllo, ed ogni anno veniva da noi a bussare a quattrini con leggi finanziarie sempre più giugulatorie. Nel 1993 eravamo sull'orlo della bancarotta. Lo Stato italiano non aveva letteralmente più un soldo in cassa: mancava persino di che pagare gli stipendi ai dipendenti pubblici. Una situazione pre-Argentina, che costrinse il governo Amato a varare la più spaventosa legge finanziaria della storia d'Europa. Era, quello, lo scontrino fiscale di Tangentopoli. E toccò ai cittadini pagare il conto. Che dovevano fare i derubati? Metter mano ai portafogli e ringraziare chi li aveva ridotti così? Il minimo che si dovesse fare era quel che fecero decine di veneziani, inseguendo De Michelis per le calli della Laguna al grido di «ladròn, ladròn». E quel che fecero migliaia di romani di destra e di sinistra, lanciando banconote false contro Craxi che usciva dalla sua suite all'Hotel Raphael, cantando beffardamente sull'aria Guantanamera: «Vuoi pure queste? Bettino, vuoi pure queste?». Fu una reazione normale, e non c'è proprio nulla di cui vergognarsi. Anche perché il Craxi in questione era stato appena salvato dalla Camera dei deputati, che aveva respinto gran parte delle richieste di autorizzazione a procedere nei suoi confronti per gravi episodi di corruzione, e tutte le richieste di arresto e perquisizione avanzate dal pool di Milano. Lo stesso Craxi, pochi mesi prima, si era presentato alla Camera con l'aria dell'accusatore per tenere un discorso ricattatorio puntando il dito sui colleghi e chiamandoli a correo dei propri reati.“
— Marco Travaglio, libro La scomparsa dei fatti
La scomparsa dei fatti

„Il mio cuore sta cantando di gioia questa mattina! È avvenuto un miracolo! La luce della comprensione ha illuminato la mente del mio piccolo bambino, e attenzione, ogni cosa è cambiata!“
— Helen Keller scrittrice, attivista e insegnante statunitense 1880 - 1968
libro The story of my life

„Tra il niente e l'abbastanza c'è il troppo e il troppo poco, c'è l'acqua, l'acqua, il fuoco, il fuoco; tra il tutto e il non mi basta c'è che non sono Dio però chi sta cantando sono io…“
— Jovanotti cantautore, rapper e disc jockey italiano 1966
da Parola, n. 11
Lorenzo 1994

„Chi ha inventato la pallastrada?"
Dal Libro del Grande Bastardo, capitolo 56
Un giorno uno stregone della tribù degli Algos, che vivevano sulle montagne del Sud, si annoiava a morte, quando vide il Grande Bastardo che saliva per il sentiero, mezzo ubriaco e cantando canzonacce.
Lo stregone pensò di divertirsi alle sue spalle. Prese un grosso e rotondo frutto di majakao (leggia magiacòn) e lo fece rotolare giù per il sentiero: il majakao prese velocità e il Grande Bastardo se lo vide piombare addosso.
Istintivamente, lo respinse col piede e lo scagliò in aria.
Donna Florinda Sobbellella Algociras, che stava facendo la sfoglia, vide il majakao volarle incontro e lo respinse con un colpo di mattarello.
Il majakao finì nella tinozza del marito che stava facendo il bagno, e subito l'acqua lo rilanciò in aria.
Il figlio prese il majakao dentro la cesta del bucato che portava in testa e lo tirò sopra il filo dei panni stesi alla sorella che glielo rimandò con le mani, e il rotondo majakao volò ai piedi del nonno che con un colpo preciso del suo bastone lo infilò nella buca per cuocere il maialetto.
"Fermi!“
— Stefano Benni, libro La Compagnia dei Celestini
disse allora il Grande Bastardo. "Stiamo inventando troppe cose in una volta."
La Compagnia dei Celestini

„L'elettricità presto finirà e non ci sarà più luce, più televisione, più il computer, più la musica, più il telefono, più il frigorifero. Ma non dovete avere paura. Vi abituerete presto. Gli uomini sono vissuti per tanto tempo senza l'elettricità. Gli bastava accendere un fuoco. Vivrete durante il giorno e dormirete appena fa buio, proprio come gli animali del bosco. All'alba saluterete il sole insieme agli uccelli. Sarà bello. Quando non avrete nulla da fare leggerete i libri. E la musica la farete cantando. La notte chiudetevi in casa e non uscite mai, per nessuna ragione. Usate le candele. Le pile solo in caso d'emergenza. Ma se ci riuscite provate a stare al buio.“
— Niccolò Ammaniti, libro Anna
Anna

„E come li stornei ne portan l'ali | nel freddo tempo a schiera larga e piena, | così quel fiato li spiriti mali | di qua, di là, di giù, di su li mena; | nulla speranza li conforta mai, | non che di posa, ma di minor pena. | E come i gru van cantando lor lai, | faccendo in aere di sé lunga riga, | così vidi venir, traendo guai, | ombre portate da la detta briga;“
— Dante Alighieri poeta italiano autore della Divina Commedia 1265 - 1321
da Inferno, V, 40-49