Frasi di Alexandr Alexandrovič Blok
Alexandr Alexandrovič Blok
Data di nascita: 16. Novembre 1880
Data di morte: 7. Agosto 1921
Altri nomi:Aleksandr Aleksandrovič Blok
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Aleksandr Aleksandrovič Blok è stato forse il più grande poeta russo, dopo Aleksandr Puškin.
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Frasi Alexandr Alexandrovič Blok
„Io credo più che in qualsiasi altra cosa [... ] nel fatto che Voi, a prescindere da ogni Vostra considerazione, rimanete per me la meta definitiva nella mia vita e nella mia morte. In questo, e in altro, Voi potete disporre di me completamente, tanto che io non esisterò mai, in questo e in altro, se Voi lo comanderete.“
— Alexandr Alexandrovič Blok
p. 22
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„Cammino, e le rugiade si raggelano, | coprendosi d'argenteo luccichio | al pensiero che hai sciolte le tue trecce | nell'isba per l'amico misterioso. | Dammi filtri odorosi, soffocanti | e annebbiami con un dolce veleno, | perché, inebriato dalle tue delizie, | io ricordi per sempre questa notte.“
— Alexandr Alexandrovič Blok
da Cerco le luci – le luci propizie
„Il sangue mi si gela per la vergogna e la disperazione. Non c'è altro che vuoto, malvagità, cecità, miseria. Solo una totale compassione può portare un cambiamento. I nostri appartamenti borghesi, con le loro porte ben chiuse, sono acor peggio. Reagisco in questo modo perché la mia coscienza non è tranquilla... So cosa devo fare: dare tutti i miei soldi, chiedere perdono a tutti, distribuire i miei libri, i miei abiti... Ma non voglio, non voglio...“
— Alexandr Alexandrovič Blok
p. 120
„Aspetto un grido, cerco una risposta, | il cielo è muto, la terra in silenzio, | dietro il giallo maggese – in lontananza – | s'è destato un istante il mio richiamo. | Negli echi d'un discorrere lontano, | dal cielo notturno, dai campi assonnati, | sento i misteri d'un futuro incontro, | di convegni sereni, ma fuggevoli. | Io aspetto – e un nuovo tremito mi invade. | Sempre più vivido è il cielo, più sordo il silenzio... | Distruggerà la parola il mistero notturno... | Iddio, pietà delle notturne anime!“
— Alexandr Alexandrovič Blok
da Aspetto un grido, cerco una risposta
„Mi ha anche domandato se mi piacerebbe rivivere gli istanti in cui l'arte mi ha dischiuso l'infinito. No, gli ho risposto, anche se fosse possibile, non potrei desiderarlo. Ciò che è ai confini dell'arte non può essere amato. Gli ho detto che ho conosciuto cose più grandi dell'arte, e cioè non l'infinito, ma una Fine, non i mondi, ma l'Universo. E questo io l'ho perduto probabilmente per sempre; ho rinnegato, ho tradito, sono caduto molto in basso. Ora non sono altro che un artista e vivo non per ciò che dona alla vita la sua pienezza, ma per ciò che la rende nera, odiosa, ripugnante.“
— Alexandr Alexandrovič Blok
p. 126
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„[Sulla paziente e sterile attesa dell'ispirazione] Ma nell'istante della concentrazione | d'un'anima novissima e terribile, | come un tuono maligno la ragione | creativa l'assale per ucciderla. | E dentro una mia gabbia fredda e forte | il buono e lieve uccello chiudo solo, | venuto a liberarmi dalla morte, | l'anima mia a salvare col suo volo. | Sembra la gabbia ruvida d'acciaio | d'oro in mezzo al crepuscolo serale; | ora l'uccello già libero e gaio | scuote l'anello e canta al davanzale. | Le ali ha tarpate, e canta canti altrui. | Forse quei canti ad altri dànno gioia. | Io sono stanco come sempre fui, | e il nuovo attendo dentro la mia noia.“
— Alexandr Alexandrovič Blok
da L'artista
„Si chiama Marfa; ha due lunghe trecce. In tre ore posso fare di una prostituta una donna tenera e appassionata. Tutto in lei è mistero. La sua anima semplice diviene un'arpa alla quale posso chiedere qualunque melodia. È così rara una vera passione; e tuttavia senza passione non può esserci che desiderio fisico. A volte la passione giunge come una tempesta. A volte, in una nube di tristezza. A volte, come una liberazione.“
— Alexandr Alexandrovič Blok
p. 77
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„In una parola, il risucchio del mondo inghiotte l'uomo; la sua personalità scompare o rimane mutilata, irriconoscibile. C'era un uomo, ora non c'è più [... ] E dopo? Non so, non l'ho mai saputo. Posso soltanto dire che a questa concezione sono arrivato sotto l'influsso crescente del mio odio verso tutte le teorie del progresso.“
— Alexandr Alexandrovič Blok
pp. 95-96
„E ora i tramonti sono pieni di visioni e mi portano lacrime, mi portano fuoco, mi portano canzoni. Qualcuno mi bisbiglia che un giorno ritornerò negli stessi luoghi, ma cambiato dalle terribili leggi del tempo, spento e con un canto ormai impersonale (vale a dire come un uomo, come un poeta, e non come un profeta in possesso di un mistero...)“
— Alexandr Alexandrovič Blok
p. 34
„[A seguito di una lettera dove Ljuba parla apertamente di divorzio] Ricordati che, in primo luogo, considero volgari i discorsi sui diritti e gli obblighi e ti considero libera. In secondo luogo, odio l'uomo col quale tu stai ora. [... ] Scrivimi apertamente tutto quello che è importante. Il peggio di tutto è non sapere. Qualsiasi cosa io sappia, è due volte meglio.“
— Alexandr Alexandrovič Blok
p. 109