
“[B]revi e funesti erano gli amori del popolo romano.”
p. 89; 1974
L'arte di comandare, Pensieri morali
“[B]revi e funesti erano gli amori del popolo romano.”
p. 89; 1974
Governatore; p. 180
Il mondo nuovo
Variante: La felicità effettiva sembra sempre molto squallida in confronto ai grandi compensi che la miseria trova. E si capisce anche che la stabilità non è neppure emozionante come l'instabilità. E l'essere contenti non ha nulla di affascinante al paragone di una buona lotta contro la sfortuna, nulla del pittoresco di una lotta contro la tentazione, o di una fatale sconfitta a causa della passione o del dubbio. La felicità non è mai grandiosa.
“La saggezza non è nulla se non conduce alla felicità.”
Origine: Da Saggio sui pregiudizi, a cura di Domenico di Iasio, Guerini e Associati.
“Non c'è nulla di più deprimente del ricordo della felicità.”
Donna per caso
L'arte di comandare, Appendice
“Nulla giova alla felicità come sostituire il lavoro alle preoccupazioni.”
Origine: Citato in Selezione dal Reader's Digest, giugno 1973.
Origine: Da Tre saggi, p. 37.