“Fu dunque in Pisa un giudice, più che di corporal forza, dotato d'ingegno, il cui nome fu messer Ricciardo di Chizinca, il qual, forse credendosi con quelle medesime opere sodisfare alla moglie, che egli faceva agli studi, essendo molto ricco, con una piccola sollecitudine cercò d'avere bella e giovane donna per moglie; dove e l'uno e l'altro, se così avesse saputo consigliar sé, come altrui faceva, doveva fuggure.”

II giornata, novella X
Decameron

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia
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Giovanni Boccaccio 69
scrittore e poeta italiano 1313–1375

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“Era bella come la moglie di un altro.”

Paul Morand (1888–1976) scrittore francese

da Lewis et Irene
informazioni bibliografiche?

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“Giudice, | vorrei lasciare mia moglie. | Giudice, | vorrei andarmene via… | Perché l'hai sposata? | Perché portava in dote | terreni confinanti | con le terre che ho io. | Forse le vostre terre non confinano più? | Ma scusi… che domande sono? Ma certo che confinano | ancora. | E allora non avrai mai il permesso | di lasciare tua moglie, | di andartene via..”

Luigi Tenco (1938–1967) cantautore italiano

da Vita familiare, n. 2
Luigi Tenco canta Tenco, De André, Jannacci, Bob Dylan
Origine: Indicata da Tenco come sesta ballata, con il titolo originale Ballata della vita familiare Enrico De Angelis, Luigi Tenco. Io sono uno. Canzoni e racconti, p. 100

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“Quanto al conte di Lodrone il Bandello che doveva bene avere conoscenza di quella famiglia e che probabilmente preparò o anche scrisse la sua novella a Verona quando vi si trovava nel 1531, gli diede il nome di Paride, il nome cioè usuale e caratteristico della casa, portato durante il secolo XV e anche dopo da parecchi individui di quella e illustrato specialmente da Paride detto Il Grande e dal suo nipote di Castel Romano, condottieri notissimi il primo nella prima metà di quel secolo nelle guerre tra Venezia e Milano, il secondo a' servizi di Venezia talvolta, e talvolta dei tedeschi, più tardi e fino al 1509… Veggansi i punti nei quali si tratta del Lodrone: "In questo tempo fu messo perle mani a messer Antonio il conte Paris di Lodrone, giovane di ventiquattro in venticinque anni, molto bello e ricco, e praticamente questo partito con non poca speranza di buon fine, messer Antonio lo disse alla moglie ed ella, parendole cosa buona e molto onorata, lo disse alla figliola." A questa lo ripeté poco dopo il padre: "t'ho ritrovato uno sposo molto nobile ricco e bello il quale è signore e conte di Lodrone". E a lei riluttante egli, indignato per questo e quasi vicino a percuoterla, impose che "volesse o no, fra tre o quattro giorni ella deliberasse andare con la madre e altri parenti a Villafranca, perciocché quivi doveva venir il conte Paris con la sua compagnia a vederla". Colà si provò poi il conte "il quale nella messa la vide, e, benché fosse pallida e melanconica, gli piacque e vene a Verona, dove con messer Antonio stabilì il parentado." Giulietta allora corse dal confesore e gli disse: "io non veggio via da svilupparmi da questo Lodrone, che ladrone e assassino mi pare volendo le cose altrui rubare. E qui cessa, anche nel Bandello la parte del promesso sposo di lei".»”

Giuseppe Papaleoni (1863–1943) storico italiano

da Il promesso sposo di Giulietta Cappelletti, in Tutte le opere, vol. 3

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“Sì come ogni regno in sé diviso è disfatto, così ogni ingegno diviso in diversi studi si confonde e indebolisce.”

Leonardo Da Vinci (1452–1519) pittore, ingegnere e scienziato italiano

Aforismi, novelle e profezie

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