“Non so, effettivamente, cosa servirebbe per il cinema italiano, ma io vedo che ci sono tanti giovani che stanno iniziando con dei soggetti originali, io credo che si debba soltanto dare più fiducia a questo, come fanno i francesi. I francesi si proteggono, come saprà fanno sì che ci deve essere un certo numero di film di distribuzione rispetto all'invasione americana, cosa che non c'è in Italia. Secondo me non c'è un vero aiuto, nell'epoca del neorealismo era una cosa spontanea, c'erano pochi film e costavano poco, non c'era concorrenza e c'erano questi grandi geni, fu un momento straordinario per l'Italia. Anche adesso ci sono le persone creative, però lo scontro è come tra un piccolino che combatte contro un gigante, è una lotta impari. Se non c'è un vero, serio aiuto, devo dire, del governo, non ci si arriva perché si combatte contro un gigante. Io quindi credo che in Italia il talento ci sia e si dicono delle cose non vere perché il talento c'è e ci sono degli attori bravissimi.”

—  Terence Hill

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 25 Maggio 2019. Storia

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“Il Neorealismo nel suo filone impegnato conteneva una serietà che non era quella del popolo italiano. Era una cosa finta che nasceva dai reduci della rivista Cinema.”

Mario Monicelli (1915–2010) regista italiano

C'era De Santis che si impegnava... C'erano i luchinisti che si impegnavano molto, facendo anche delle cose egregie. Ma l'Italia non era così. Né erano così i contadini e gli operai che loro mettevano in scena. Non ci si riconosceva nessuno, se non una piccolissima cerchia di malati del cinema.
Origine: Citato in Duellanti, n. 67, gennaio-febbraio 2011, pp. 82-83.

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“Faccio il tifo per Elisa che sta iniziando la sua avventura americana. Credo in lei e mi piacerebbe che fosse la prossima cantante italiana famosa all'estero. Avere una compagna di viaggio come lei sarebbe un onore per me e per l'Italia.”

Laura Pausini (1974) cantautrice italiana

Origine: Citato in Francesco Facchinetti, Laura Pausini parla del nuovo album e confessa..., TV Sorrisi e Canzoni, 17 novembre 2008.

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“[Sulla situazione attuale del doppiaggio] Oggi lo vedo, per certi versi, non dico decaduto, ma… Molti dicono, per esempio, che i film vanno visti in originale, non doppiati. Ora, questo potrebbe anche andar bene, però dovremmo presumere che tutti conoscano le lingue, ma in Italia sappiamo benissimo che non tutti le conoscono. Allora cosa succede, che si dovrebbero mettere i sottotitoli, cosa che secondo me è negativa, perché non ti permette di guardare l'attore, le azioni, perché devi leggere. E in linea di massima, il doppiaggio sta diventando un lavoro che si deve fare alla svelta, con un certo numero di turni, di righe, quindi si è perso un po' quella caratteristica che c'era quando ero più giovane, che i film si facevano con calma, avendo la possibilità di studiare di più i caratteri, il proprio e quello degli altri attori. E infatti se vediamo  dei vecchi film, sono doppiati benissimo. Oggi ci sono bravi doppiatori con una grandissima tecnica, ma secondo me poco creativi dal punto di vista artistico. Anche perché non c'è la possibilità. Perché il tempo è poco, bisogna correre, fare tutto alla svelta, e quindi il risultato è quello che è, purtroppo.”

Maria Pia Di Meo (1939) attrice, doppiatrice e direttrice del doppiaggio italiana

Variante: Oggi lo vedo, per certi versi, non dico decaduto, ma… Molti dicono, per esempio, che i film vanno visti in originale, non doppiati. Ora, questo potrebbe anche andar bene, però dovremmo presumere che tutti conoscano le lingue, ma in Italia sappiamo benissimo che non tutti le conoscono. Allora cosa succede, che si dovrebbero mettere i sottotitoli, cosa che secondo me è negativa, perché non ti permette di guardare l'attore, le azioni, perché devi leggere. E in linea di massima, il doppiaggio sta diventando un lavoro che si deve fare alla svelta, con un certo numero di turni, di righe, quindi si è perso un po' quella caratteristica che c'era quando ero più giovane, che i film si facevano con calma, avendo la possibilità di studiare di più i caratteri, il proprio e quello degli altri attori. E infatti se vediamo  dei vecchi film, sono doppiati benissimo. Oggi ci sono bravi doppiatori con una grandissima tecnica, ma secondo me poco creativi dal punto di vista artistico. Anche perché non c'è la possibilità. Perché il tempo è poco, bisogna correre, fare tutto alla svelta, e quindi il risultato è quello che è, purtroppo.

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