“Il risultato è l'atrofia degli organi mentali necessari per afferrare contraddizioni ed alternative, e nella sola dimensione che rimane, quella della razionalità tecnologica, la "coscienza felice" giunge a prevalere. Essa riflette la credenza che il reale è razionale, e che il sistema stabilito, nonostante tutto, mantiene le promesse. Gli individui sono portati a scorgere nell'apparato produttivo l'agente effettivo del pensiero e dell'azione, a cui pensiero e dazione del singolo possono e debbono cedere il passo. Nel cambio, l'apparato assume pure il ruolo di un'agente morale. La coscienza è assolta dalla reificazione, dalla generale necessità delle cose.”
—
Herbert Marcuse
,
libro
L'uomo a una dimensione
cap. 3, p. 92
L'uomo a una dimensione
Argomenti
agente , alternativo , apparato , azione , cambio , cap. , contraddizione , coscienza , credenza , dimensione , generale , individuo , morale , organo , passo , pensiero , portata , promessa , risultato , ruolo , singolo , sistema , solaio , necessità , stabilitàHerbert Marcuse 27
filosofo, sociologo e politologo tedesco 1898–1979Citazioni simili

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citato in Carlo Flamigni, Laicità senza aggettivi http://www.carloflamigni.it/scripta/laicita_senza_aggettivi.html, carloflamigni.it, luglio 2012