
“Né del vulgo mi cal né di fortuna.”
num. LXXVIII secondo il Marsand, sonetto XCI secondo il Mestica
Ne la vita né la fortuna sono date per sempre agli uomini.
Sententiae
Nec vita nec fortuna hominibus perpes est.
“Né del vulgo mi cal né di fortuna.”
num. LXXVIII secondo il Marsand, sonetto XCI secondo il Mestica
“La fortuna non ha misura né nel bene né nel male.”
Lucio Emilio Paolo Macedonico: XLV, 8; 1997
Is demum vir erit, cuius animum neque prosperae <res> flatu suo efferent nec adversae infringent.
Ab urbe condita, Libro XLI – Libro CXL
Origine: Il senso è che: uomo sarà colui il quale saprà approfittare delle occasioni con moderazione e sarà allo stesso tempo accorto nelle situazioni improvvise.
citato in Tito Livio, 8; 1997
Is demum vir erit, cuius animum neque prosperae <res> flatu suo efferent nec adversae infringent.
Citazioni di Lucio Emilio Paolo, Attribuite
Origine: Il senso è che: uomo sarà colui il quale saprà approfittare delle occasioni con moderazione e sarà allo stesso tempo accorto nelle situazioni improvvise.
“Giorno per giorno, sempre ballando, non prendere mai questa vita né poco né troppo sul serio.”
da Giorno per giorno, n. 9
Nome e cognome
Parte prima, 16 novembre, p. 87
Il segno di Giona