Origine: Citato in Verona e gli stranieri, yes, http://www.webcitation.org/query.php?url=http://it.geocities.com/giulianoverona/stranieri/veronaestranieri.html http://it.geocities.com/giulianoverona/stranieri/veronaestranieri.html,
“A Roma i forastieri e gli artisti propensi alle novità erano pochi. i più erano beati di trovar qui un mondo tutto diverso da quello di casa loro. Questo pezzettino di medio evo ospitale e pacifico, discretamente ben conservato dava loro un diletto simile a quello che proviamo nel contemplare un castello feudale, che colle sue torri merlate, colle sue scale segrete e co' suoi trabocchetti, ci permette di vivere con l'immaginazione in tempi lontani, pittoreschi e differenti dal nostro. Le stesse cose ch'essi avrebbero biasimato a casa propria come un disordine intollerabile, qui parevano necessità d'armonia, un fondo indispensabile al quadro”
Roma e i romani
Argomenti
dio , mondo , armonia , artista , castello , colle , diletto , disordine , evo , fondo , immaginazione , pacifico , pezzettino , pittoresco , quadro , scalea , simile , vivero , casa , necessità , proprio , novità , medio , trabocchetto , indispensabile , lontanoAristide Gabelli 12
pedagogista italiano 1830–1891Citazioni simili
atto I, scena II
I Lucidi
Variante: (Ben dice il proverblo ch’) egli è megllo abitare colle fiere in le spilonche, che avere in casa una femmina litlgiosa e perversa.
Origine: Citato in Harbottle, p. 297.
da Come progettare e realizzare i nostri sogni, edizioni CSB, 2006
dalla lettera a Mario Missiroli del 21 giugno 1921; citato in Lettere a un amico d'Italia, a cura di M. Missiroli, Bologna, 1963, p. 308-309
Origine: Citato in Eugenio Garin, Storia della filosofia italiana, terza ed., Edizione CDE su licenza della Giulio Einaudi editore, Milano, 1989, vol. 2, p. 273.