“Nella primavera del 1918 conobbi Esenin a Mosca. Aveva un fisico attraente, proporzioni armoniose, i gesti calmi ma decisi, ed un viso non tanto bello quanto simpatico. La cosa che mi piacque di più in lui fu la sua allegria, lieve, vivace, ma mai chiassosa o violenta. Era molto ritmico. Ti guardava dritto negli occhi, dandoti subito l'impressione di essere una persona sincera, e sicuramente un ottimo amico.”
Origine: Citato in Elvira Watala, Wiktor Woroszylski, Vita di Sergej Esenin, traduzione dal polacco di Vera Petrella, Vallecchi Editore, Firenze, 1980, p. 145.
Citazioni simili

XXXIV p.47, Garzanti
Lettere persiane

Origine: Da Memorie del Sottosuolo, traduzione di Milli Martinelli, Rizzoli, 1995.

Amicizia, p. 156
Saggi, Prima serie
dalla trasmissione televisiva SporTime, SKY Sport 1, 10 febbraio 2008