“Il nazionalsocialismo rappresentò una grande tentazione; un certo tipo di idealisti, sottomettendosi al movimento, ebbe modo di identificarsi con la nazione, di sviluppare un sentimento di comune appartenenza che si era perso all'epoca di Weimar, e di votarsi a una causa che aveva bisogno di vittime – una sottomissione, quindi, che non era abbracciata per motivi di gretto carrierismo. I più prudenti cedettero alla tentazione con riserva, gli idealisti si fecero prendere dall'incantesimo con passione, e divennero nazionalsocialisti.”
da Il nazionalismo come tentazione
Argomenti
arte , appartenenza , bisogno , causa , comune , epoca , grande , gretto , idealista , incantesimo , modo , motivo , movimento , nazionalismo , nazionalsocialismo , nazione , passione , riserva , sentimento , sottomissione , tentazione , tipo , vittima , nazionalsocialistaFritz Stern 1
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“Io sono un idealista senza illusioni.”
Origine: Citato in Enzo Biagi, Buoni cattivi: esiste ancora una morale valida per tutti?, BUR, Milano, 1991, p. 15. ISBN 88-17-11549-5

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“Vi sono due generi di idealisti – disse.”
Quelli che idealizzano la realtà, e quelli, più rari, che convertono in realtà l'ideale." (1962, p. 201)
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