“Passò quel tempo, Enea | Che Dido a te pensò. Spenta è la face, | È sciolta la catena | E del tuo nome or mi rammento appena.”

atto II, scena IV
Didone abbandonata

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia
Argomenti
atto , catena , fai-da-te , nome , scena , tempo
Pietro Metastasio photo
Pietro Metastasio 83
poeta italiano 1698–1782

Citazioni simili

Giacomo Leopardi photo
Francesco Berni photo
Jonathan Safran Foer photo
Vincenzo Monti photo

“Fulvio: Aura che passa, | Ed or da questo or da quel lato spira, | È amor di plebe.”

Vincenzo Monti (1754–1828) poeta italiano

Atto I, p. 124
Cajo Gracco

Carmelo Bene photo
Carlos Ruiz Zafón photo

“Le guerre negano la memoria dissuadendoci dall'indagare sulle loro radici, finché non si è spenta la voce di chi può raccontarle. Allora ritornano, con un altro nome e un altro volto, a distruggere quel poco che avevano risparmiato.”

The Shadow of the Wind
L'ombra del vento
Variante: Nulla alimenta l'oblio più di una guerra, Daniel.
Le guerre negano la memoria, dissuadendoci dall'indagare sulle loro radici, finché non si è spenta la voce di chi può raccontarle. Allora ritornano, con un altro nome ed un altro volto, a distruggere quel poco che avevano risparmiato.

Salvator Rosa photo

“Italia, il nome che ti diero i bovi, | or che d'Asini sei fatta sentina, | necessario sarà che tu rinnuovi.”

Salvator Rosa (1615–1673) pittore, incisore e poeta italiano

Origine: Satire, Satira I, La musica, p. 41

Samuel Taylor Coleridge photo
Leonardo Da Vinci photo

“Due camminando di notte per dubbiosa via, quello dinanzi fece grande strepito col culo; e disse l'altro compagno: — or veggo io ch'i' son da te amato. — Come? disse l'altro. — Quel rispose: — tu mi porgi la coreggia, perch'io non caggia, né mi perda da te.”

Leonardo Da Vinci (1452–1519) pittore, ingegnere e scienziato italiano

1979, p. 287
Le facezie
Origine: Doppio senso dovuto al fatto che "coreggia" può significare sia "scorreggia" sia "striscia di cuoio, cinghia".

“Quando ci sono due che si fidanzano», pensò Marco, «perdono subito il nome, per questa gente; diventano il "giovine" e la "ragazza".”

Fausta Cialente (1898–1994) scrittrice, giornalista e traduttrice italiana

parte II; 2004, p. 122
Cortile a Cleopatra

Argomenti correlati