“Lento io movea, perché un pensier soave | Spesso mi rivolgea verso il bel colle, | In cui più del salir la scesa è grave. | Pareami novi fior sul gambo molle | Tremolar dolce, e di vaghezze nove | Quelle vestir non mai sfornite zolle.”
da Per la morte di Bonaventura Barberini
Visioni sacre e profane
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“L'abate Cancellieri | Che principiava dal caval di Troia | E finìa colle molle pe' brachieri.”
da A Cesare Masini pittore e poeta, nei Versi inediti di G. B. Belli romano, Lucca, 1843, pag. 88

“Il successo è più dolce nel pensiero di chi non lo raggiunge mai.”