“Se la melanconia è uno stato di trasognamento diffuso che non giunge mai a una grande profondità né ad un'intensa concentrazione, la tristezza presenta, al contrario, una serietà ripiegata su se stessa e un'interiorizzazione dolorosa. Si può essere tristi da qualsiasi parte; ma mentre gli spazi aperti acuiscono la melanconia, quelli chiusi fanno aumentare la tristezza. Nella tristezza la concentrazione deriva dal fatto che essa ha quasi sempre una ragione precisa, mentre per la melanconia la coscienza non saprebbe individuare nessuna causa esterna. So perché sono triste, ma non saprei dire perché sono melanconico. Prolungandosi nel tempo senza mai raggiungere un'intensità particolare, gli stati melanconici cancellano dalla coscienza ogni motivo iniziale, presente invece nella tristezza.”
Al culmine della disperazione
Argomenti
arte , tristezza , età , causa , concentrazione , contrario , coscienza , essere , esterno , fatto , grande , iniziale , melanconia , melanconico , motivo , parte , particolare , presente , ragione , stato , stesso , tempo , serietà , intensità , dire , aperto , profonditàEmil Cioran 540
filosofo, scrittore e saggista rumeno 1911–1995Citazioni simili

Origine: Delle cause, dei segni e della cura delle malattie acute e croniche, pp. 2-3

“Niente giustifica la tristezza: soltanto il diavolo ha ragioni per essere triste.”
da Correspondence, II

“Nella tristezza ilare, nell'ilarità triste.”