“Il peccato non solo ci indebolisce, ma ci uccide. Quando Cristo è venuto sapeva che eravamo "morti per le colpe e i peccati”

Ef 2,1). La persona morta a causa del peccato era già stata concepita nell'iniquità e dopo un certo tempo il travaglio di morte si è abbattuto su di lei. La nascita nel peccato è una condanna e una vera e propria morte che il peccatore avverte dentro di sé. Ma Cristo ha strappato il peccato dalla viscere del peccatore e così ci ha riscattati da una morte inevitabile. Egli è entrato al posto del peccato nelle profondità del nostro essere e ha preso corpo nella nostra più recondita intimità. La creatura che noi siamo è stata rinnovata: dopo che la morte ha dominato su di noi, ora regna in noi la vita, e il travaglio di morte è stato mutato nella gioia della vita e della liberazione. Cristo si è sottoposto alla morte per salvarci da una simile morte e sta ancora continuando la sua opera di salvezza.

Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia
Argomenti
morte , vita , cristo , peccato , venuta
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Matta El Meskin 87
monaco egiziano 1919–2006

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Hans Urs Von Balthasar (1905–1988) presbitero e teologo svizzero

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“Tutto il regno di Cristo è perdono dei peccati.”

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Matta El Meskin (1919–2006) monaco egiziano

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“Quando il nemico ci perseguita trattandoci come già perduti a causa delle nostre iniquità, richiamiamo alla nostra memoria la parola del Signore che ha detto di essere venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto. Quando l'avversario ci ripete che abbiamo perso la speranza nella salvezza perché il peccato abita le nostre menti e i nostri corpi, ricordiamoci che Cristo è morto per i peccatori: "Il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato”

Matta El Meskin (1919–2006) monaco egiziano

1Gv 1,7). Quando l'accusatore ci rimprovera dicendoci che ci siamo macchiati gravemente e siamo diventati peccatori incalliti, empi, famigliari del male, allora aggrappiamoci alla promessa: "Mentre noi eravamo ancora peccatori, Cristo morì per gli empi nel tempo stabilito" (Rm 5,6).

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“Nonostante i miei peccati – che sono spaventosi – io sono un Cristo in miniatura, un piccolo Cristo, come se ne vede nelle icone.”

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