“Io tra i mulinelli di un inutile addio | come una Chiesa sconsacrata che ormai | non ha risposte ma bestemmie tra i denti | e notti perdenti ti voglio quindi | Io scendo dal treno che fa un viaggio non mio | e il cigolare dei rumori è un fruscio | quella stazione puoi chiamarla perdono | per quel che può un uomo | Stringo piano le tue mani come fossero gabbiani | capaci di andare via da un'idea senza più prigioni | Se ti curvi sul mio corpo tesa nel respiro grosso | se credi negli attimi tu sei già dentro il mio percorso.”

—  Nek

da Io sono qui, n. 10
Una parte di me

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia
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cantautore e musicista italiano 1972

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