“[…] Testimonio essendo il Pontefice [della insurrezione dell'Italia contro l'Austria] e d'altra parte abborrendo egli, pel suo ministero santissimo, dalle guerre e dal sangue ha pensato… d'interporsi fra i combattenti, e di fare intendere ai nemici della nostra comune patria, quanto crudele ed inutile impresa riesca ormai quella di contendere agli italiani le naturali frontiere…”

9 giugno 1848; citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 631

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia
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Terenzio Mamiani 84
filosofo, politico e scrittore italiano 1799–1885

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“Un'altra volta verrò con un esercito di donne a sedare le insurrezioni italiane.”

Ferdinand von Bubna und Littitz (1768–1825) militare austriaco

citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 664

“Ai signori Vichy e Lenorme era sufficiente ottenere tutti i permessi per perlustrare il terreno presso il santuario del Marzale; e il parigino, che s'era previdentemente messo in società con uno stimanto cittadino piemontese, anzi italiano ormai, sperava che la questione romana, il pontefice, Roma capitale d'Italia, tutti problemi sui quali fra le due potenze non c'era accordo, non interferissero nei suoi affari, guastassero i buoni rapporti con le autorità. Anche le relazioni fra le autorità politiche e quelle religiose non erano tranquille. Sul principio del 1863, il ministro Pisanelli aveva proposto la legge per l'abolizione delle congregazioni ecclesiastiche e per l'ordinamento dell'asse ecclesiastico. in Francia era uscita, in quei mesi, la Vita di Gesù di Renan. L'8 dicembre di quell'anno, noi sappiamo, che il pontefice avrebbe pubblicato l'enciclica Quanta cura e il Sillabo. E fra due anni, nel 1866, si avrebbe avuta «l'infausta campagna» del 1866, con la donazione del Veneto da parte dei francesi, anche se: «Questa mostra di guerra consumò 144 milioni per gli apparecchi e armamenti: 141 milioni per la flotta; poi 91 milioni e mezzo per indennità pagate all'Austria, sicché la Venezia costava al regno quasi un miliardo». Il governo dei moderati durò, sappiamo ancora, sedici anni, fornendo al regno ben quindici ministeri.”

Alberico Sala (1923–1991) scrittore, poeta e critico d'arte italiano

Origine: I vizi naturali, p. 36

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“Nemico della pena di morte ed amico della pace e della fratellanza umana, mi trovo a fare la guerra, che è l'antitesi de' miei principii. Amico della pace, certamente; ma nemico dei ladri, e considero come tali, l'Austria, il Bonaparte, e più che ladro il Papa.”

Giuseppe Garibaldi (1807–1882) generale, patriota e condottiero italiano

Signor Enrico Guesnet — Ingelmunster, 16 novembre 1870, p. 552
Scritti politici e militari, ricordi e pensieri inediti

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“La guerra si combatte per la patria; la guerriglia, per un'altra patria.”

Roberto Gervaso (1937) storico, scrittore, giornalista

Origine: Aforismi, p. 37

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“Gli italiani hanno sentito Rossella [Urru] come l'espressione di una parte coraggiosa e generosa del Paese, che guarda oltre le frontiere. Per me, queste persone indicano la via del futuro all'Italia: aprirsi a un mondo più vasto. È la via della solidarietà, ma anche dell'"estroversione" del sistema-ltalia, che riguarda il lavoro e l'impresa, anzi l'intera società.”

Andrea Riccardi (1950) storico, accademico e pacifista italiano

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Origine: Da Rossella, il volto dell'Italia migliore http://www.santegidio.org/pageID/64/langID/ro/itemID/9701/Rossella_il_volto_dell_Italia_migliore.html, Famiglia Cristiana, 26 luglio 2012.

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