Frasi di Vittorio Imbriani
Vittorio Imbriani
Data di nascita: 27. Ottobre 1840
Data di morte: 1. Gennaio 1886
Vittorio Imbriani è stato uno scrittore italiano.
Lavori
Frasi Vittorio Imbriani
„Sì, Roma sembra soprattutto bella, non pel suo presente o pel passato prossimo; ma per quel passato remoto, che tutto rammenta. Comprendo benissimo quindi che il soggiorno ne sembri increscevole a' commessi viaggiatori ed a' travetti, per cui la bellezza d'una città consiste ne' caffé, balli pubblici e peggio, che ignorano la storia e non sentono neppur vergogna d'ignorarla. Comprendo che possa increscere a chi non prova simpatia per quel passato; a qualche barbaro discendente d'Arminio e protestante giunta. Ma ad un uomo veramente colto, ad un Italiano soprattutto, il viver qui è un'ebbrezza continua.“
da Diaro romano, Il Colosseo, Sabato, 2 Dicembre 1876., p. 72
Passeggiate romane
„Tutto ciò che non è sentito, che non è spontaneo, che rinserra una contraddizione fra il contenuto e la forma, volere o non volere è comico.“
da Arte e morale, A proposito del centenario dantesco, p. 201
Passeggiate romane
„[…] così porta la natura nostra: in pubblico (se, anche il pubblico è ridotto al termine minimo d'un solo individuo) affettiamo sensi sdegnosi e noncuranza suprema; soli con noi medesimi, operiamo in aperta contraddizione di quelli. V'è un po' d'ipocrisia, anche, nella virtù più incorrotta e sincera.“
— Vittorio Imbriani, libro Dio ne scampi dagli Orsenigo
Allori Edizioni, Ravenna, 2004, p. 105
Dio ne scampi dagli Orsenigo
„Il dolore è la forma più intensa di vita, è sovreccitazione: quindi, il ricerchiamo.“
— Vittorio Imbriani, libro Dio ne scampi dagli Orsenigo
Allori Edizioni, Ravenna, 2004, p. 72
Dio ne scampi dagli Orsenigo
„Dopo mezzo secolo dalla sua visita quanti mutamenti non ritroverebbe il Leopardi! Sant'Onofrio è sgomberato da' monaci; le signore possono entrar liberamente nel convento; non c'è più clausura; anzi dicono di volerci mettere non so che caserma di guardie municipali o simili. Povero convento! Povera cameretta in cui spirò l'autore della Gerusalemme! Povera quercia alla cui ombra egli, e poi, San Filippo Neri si compiacquero di sedere, ammirando la sottoposta Roma, e che, fulminata una quarantina d'anni fa, è risorta vivace e rigogliosa, come la fama di que' due magnanimi che nessun morso d'invidia può oscurare.“
da Diaro romano, Sant'Onofrio, Domenica, 3 dicembre 1876, pp. 78-79
Passeggiate romane
„"[…] una relazione è, quasi sempre, più pesante del matrimonio". Sicuro! Impone obblighi maggiori, senza diritti corrispettivi: e la parte piacevole tocca, non di rado, al marito; e la gravosa, all'amante. Questo, perché l'amore non è da tutte; bensì, da pochissime, arcipochissime. L'amore, anch'esso, è manifestazione della fantasia; la facoltà d'amare è cognata alla virtù poetica. Se una femmina non ha il cervelluzzo congegnato in quel dato modo, ben potrà civetteggiare, condiscendere, eccitare, lusingare, promettere, deludere, cruciare e crucciarsi, bisticciarsi, rappattumarsi, come chiunque sa contar fino ad undici può, scandire endecasillabi: ma i versi, per sé soli, non fanno poesia, né le condiscendenze, da sole, costituiscono l'amore. Il senso n'è sustrato e presupposto, non essenza.“
— Vittorio Imbriani, libro Dio ne scampi dagli Orsenigo
Allori Edizioni, Ravenna, 2004, p. 61
Dio ne scampi dagli Orsenigo
„La Natura per se stessa non è né bella né poetica, né interessante: di bello e commovente non vi ha al mondo che l'uomo; e dove egli manca, io sbadiglio.“
Passeggiate romane, Roma, 11. XII. 71., p. 39
Passeggiate romane
„Salutammo Marc'Aurelio. […] Salutammo la povera lupa, scendendo la cordonata; quella povera lupa, che tengon barbaramente chiusa in una gabbia, mentre facendovi una cancellata intorno si potrebbe lasciar liberamente gironzolare per quelle.
Notammo l'assenza delle oche. Un senza oche è cosa inconcepibile. L'oca è lo animale repubblicano per eccellenza. Chi la surroga in Campidoglio? I consiglieri comunali.“
da Diaro romano, Il Campidoglio, p. 115
Passeggiate romane
„Dopo il carnevale, vien la quaresima; dopo lo scherzo, la riflessione. Sta bene di ridere, e sta bene anche di pensare; perché ogni cosa al mondo ha due facce come Giano bifronte. Non vi ha nulla di più straziante che i soliti temi da comedia}}, purché si guardino sotto un dato aspetto; non vi ha nulla di più buffo che i soliti argomenti di tragedia, se si considerano in un dato modo.“
da La fama di Capri, A. Stahr risponde, p. 173
Passeggiate romane
„in fatto di visibilità, appunto i Monumenti Numismatici hanno un vantaggio sugli architettonici, questi se ne stanno immobili, duri, saldi, che non li scuoterebbe il tremuoto, e quelli fanno il miracolo d'andarti a trovare sino in casa.“
da Francobolli, medaglie, monete..., A proposito d'un libro «Essais de philosophie hégélienne» par A. Vera, p. 188
Passeggiate romane
„Epoca di pappagalli, sta bene il sapere come gli altri la pensano, ma sta bene anche di pensare un po' di quando in quando. Si legge tanto assai e si riflette tanto poco! siamo un po' come quei suoli i quali, sterili di per sé, non sanno produrre che la pianta che vi semini concimi ed annaffi ogni giorno.“
da Mare piano, p 230
Passeggiate romane
„[Roma] Questa città davvero è incantevole. Appaga. Non vi si ha che desiderare. O per meglio dire uno ha quasi rimorso di desiderarvi cambiamenti e miglioramenti, tanto è bella e simpatica così com'è. Questi palazzi, questi monumenti, queste ville, queste strade hanno tanta vaghezza e maestà! Potremo ripulire, ampliare, popolare: ma chi sa che così non se ne alteri il carattere? Questa è l'opinione di tutti, tranne che di pochi incontentabili, i quali trovano da biasimare anche nel Colosseo e nel palazzo Farnese.“
Passeggiate romane, Roma, 4. XII. 71., p. 26
Passeggiate romane