“Se, spogliato della possessività amorosa, kāma, il dio del desiderio, consumato dal terzo occhio di Śiva, che è l'energia kuṇḍalinī, cede il passo alla tenerezza amorosa, nutrita di venerazione; o se, al di là della conoscenza e del conosciuto, il desiderio diventa un puro slancio d'amore impersonale (icchā), la sua nuda intensità anima il corpo e quest'ultimo, liberato dai limiti individuali, opera liberamente, permettendo allo yogin di rimanere alla fonte dell'energia, nell'emozione del primo sguardo.”

Origine: La Kuṇḍalinī o L'energia del profondo, p. 193

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 04 Giugno 2020. Storia

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“Il sommo discernimento relativo all'energia (kuṇḍalinī) comporta dunque tredici tappe. E in tutti i trattati del Trika, Śiva stesso vi fa allusione.”

Somānanda (875–925) filosofo indiano

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Śāktavijñāna
Origine: Citato in Lilian Silburn, La kuṇḍalinī o l'energia del profondo, traduzione di Francesco Sferra, Adelphi, 1997, parte II, cap. II.

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“Quando l'amore si libera anche della gratificazione di amare, diventa simile all'amore di Dio. E da Dio riceve energia e forza.”

Paolo Curtaz (1965) scrittore e teologo italiano

Origine: L'Amore e altri sport estremi, p. 305

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