“Nei galatei sono considerate bambine cattive le bambine impazienti e sgarbate, le egoiste, le bugiarde, le pigre, le ghiotte, sono condannati cioè tutti i comportamenti opposti alle virtù classiche per le bambine dei galatei: la pazienza, la docilità, la diligenza, la moderazione e la bontà. Botte e punizioni di vario tipo non sembrano mancare nei ricordi autobiografici. I figli – ricorda Regina Terruzzi – si crescevano con la bacchetta: «La mia vicina di banco, maggiore di tanti marmocchi, mi raccontava delle battute materne per sgorbi sui quaderni, per macchie sui fogli dei compiti e spesso mi mostrava le ecchimosi sulle braccia e sulle gambe». E anche quando non si ricorreva alle botte «la bacchetta faceva bella mostra di sé in cucina, appesa sopra il camino e bastava indicarla per farci rigar dritto: era una specie di testimonianza a garanzia della quiete domestica.»”

Origine: Le bambine nella storia dell'educazione, p. 283

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 04 Giugno 2020. Storia

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“Nei galatei per i bambini e le bambine, soprattutto del popolo, l'igiene personale è un compito che spetta a loro, in questo caso viene loro riconosciuta una grande autonomia e responsabilità. Sembra esplicito l'intento di formare attraverso i bambini dei cittadini nuovi, finalità non trascurata neppure dalla politica scolastica del secondo Ottocento. I bambini e le bambine devono preoccuparsi della pulizia della persona e degli abiti, indossati con grazia e sempre «convenienti», cioè adeguati alla propria condizione sociale. Nei galatei il corpo è lo specchio dell'anima, «la nettezza e l'ordine esteriore indicano mondezza e purezza dell'anima» si legge ne Il piccolo galateo del 1897. «Il corpo è l'abitazione dell'anima; questo voi già sapete da un pezzo. Ma perché l'anima possa esercitare il suo potere è necessario che il corpo sia sano. Per conservarlo sano bisogna averne cura. Si ha dunque il dovere di avere cura del corpo» si ricorda alle bambine della terza elementare ancora nel 1907. I bambini devono lavarsi con l'acqua fresca, «facendo anche uso del sapone», le mani, il viso, le orecchie, il collo, i denti e pettinarsi tutte le mattine; i piedi devono essere lavati con frequenza soprattutto d'estate, si ricorda ne Il piccolo galateo del 1897, tralasciando di parlare del bagno e delle altre parti del corpo, come avverrà solo a partire dagli inizi del Novecento.”

Origine: Le bambine nella storia dell'educazione, p. 267

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“Io ricordo una bambina di due anni, che, messa davanti ad una statuina del Bambino Gesù, disse: «Questa non è una bambola.»”

Maria Montessori (1870–1952) pedagogista, filosofa e medico italiana

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“Il vero galateo è puramente e semplicemente la moneta spicciola di quel biglietto da mille lire che è la Bontà.”

Giovanni Faldella (1846–1928) scrittore, giornalista e politico italiano

Origine: Citato in Frasi celebri della letteratura italiana, Vallardi, Milano, 1994, p. 119. ISBN 88-11-93614-4
Origine: Le figurine, p. 10

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“Il mio ricordo più antico è di essere diverso. I miei genitori mi dicevano che non ero come gli altri bambini.”

Billy Corgan (1967) cantante e chitarrista statunitense

da Jim Stapleton, 1996

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