“Qualche volta, quando non ne posso più della mia vita blindata, sento Raffaele Cantone perché vive costantemente sotto scorta non da due anni, ma da molti di più. Cantone ha scritto un libro che racconta il suo periodo alla Dda di Napoli, intitolato Solo per giustizia.”
Diviene magistrato quasi per caso, dopo aver cominciato a fare pratica come avvocato penalista. Diviene magistrato per amore del diritto. Ed è proprio quel percorso che lo porta a divenire un nemico giurato dei clan. Non lo muove nessuna idea di redimere il mondo, nessuna vocazione missionaria a voler estirpare il cancro della criminalità organizzata. Lo guidano invece la conoscenza del diritto, la volontà di far bene il proprio lavoro, e anche il desiderio di capire un fenomeno vicino al quale era cresciuto. A Giugliano. Un territorio attraversato da guerre di camorra che ricorda sin da quando era ragazzo.[...] Raffaele Cantone oggi non lavora più alla Dda, è diventato giudice al massimario della Cassazione. Ma ha voluto dare un altro strumento per sconfiggere le mafie. Un libro in cui si racconta come si arriva a diventare uno dei principali nemici dei clan e come è fatta la vita di chi li combatte: solo per giustizia.
Origine: Da Giustizia, la società con lo Stato. L'uomo della legge nella terra dei boss http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/cronaca/camorra-5/camorra-5/camorra-5.html, Repubblica.it, 26 ottobre 2008.
Citazioni simili

“Io credo nell'intelligenza dell'universo, con l'eccezione di qualche cantone svizzero.”
Origine: Citato in un'intervista di Valerio Pece a Giovanni Cantoni, Tempi, anno XVI, numero 2, 20 gennaio 2010, pp. 42-44; riportata in Intervista a Giovanni Cantoni: la Chiesa, la storia, la Contro-Rivoluzione http://www.cescor.org/testi_06.html, Cescor.org.