“Simbolizzare è insieme costituire un oggetto (all'occorrenza con la materia di un corpo) e stabilire operativamente una relazione: senza il corpo sovrano, la relazione sociale non esiste; non ha senso dunque dire che esso la rappresenta, dato che la rappresenta solo in quanto la fa esistere. Ciò che è stato chiamato un feticcio non è una cosa diversa: è ciò che genera la relazione per diventare oggetto di pensiero.” Marc Augé (1935) etnologo e antropologo francese da Il dio oggetto, a cura di Nicola Gasbarro, Meltemi
“Ciò che cerchiamo in un'opera architettonica non è diverso da ciò che cerchiamo in un amico. Gli oggetti che definiamo belli sono versioni delle persone che amiamo.” Alain de Botton libro Architettura e felicità Origine: Architettura e felicità, p. 86
“Perché siamo giunti a una società del genere?Perché viviamo in un'era in cui tutto ciò che era puro è stato contaminato?” Yukio Mishima (1925–1970) scrittore, drammaturgo e saggista giapponese Neve de Primavera
“Bobbio ha insegnato che laico non indica il seguace di una specifica idea filosofica, bensì chi è capace di distinguere le sfere delle diverse competenze; distinguere ciò che è oggetto di dimostrazione razionale da ciò che è oggetto di fede, a prescindere dall'adesione o meno ad essa.” Claudio Magris (1939) scrittore italiano
“Il modo più semplice con cui mi spiego la ragione della terapia psicoanalitica è che si nasce in un modo, poi si viene spinti ad essere diversi, e dunque si spende la vita intera provando a sgarbugliare la matassa e finalmente riallinearsi con chi veramente siamo. La vita, le esperienze, i traumi –qualsiasi cosa– si aggiungono per renderti diverso. Così c'è questo conflitto tra ciò che sei e ciò che divieni, ed è stato molto importante per me discernere ciò che mi è stato detto di essere o ciò che sono diventato. E per tracciare una correlazione con la musica, più mi riapproprio della mia identità, più la mia musica diventa intensa, perché ritengo che il talento che ho sia legato a quella persona, non è un processo di manipolazione, è di intuizione. Puoi imparare gli accordi e la tecnica della chitarra, ma c'è una parte di te che rende il tutto unico, ed è stato un processo lento per me diventare ciò che sono.” Billy Corgan (1967) cantante e chitarrista statunitense da Jim Stapleton, 1996
“Definire una cosa è subordinarla a un intrico di relazioni intellettuali, che per ciò stesso distruggono la conoscenza vera.” Robert M. Pirsig (1928–2017) scrittore e filosofo statunitense Lila: indagine sulla morale
“Il terzo, di condurre i miei pensieri in un ordine tale che, cominciando con oggetti semplici e facili da conoscere, potessi salire poco alla volta, e come per gradini, alla conoscenza di oggetti più complessi; assegnando nel pensiero un certo ordine anche a quegli oggetti che nella loro natura non stanno in una relazione di antecedenza e conseguenza.” Cartesio (1596–1650) filosofo e matematico francese
“Ripresentiamoci ancora una volta lo stato del mondo e del nostro sapere in una cifra che non fu mai tanto decisiva come questo pensiero avvertito dall'India: tutto ciò che è è occultamento. Il sapere mondano, la conoscenza degli oggetti nel mondo inserita nell'azione diretta a un fine, tutto ciò è semplicemente ignoranza, è il velo di Maya. Ciò che da parte del nostro esserci è visto nel Maya come nulla, questo stesso è la verità e la pienezza dell'essere.” Karl Jaspers (1883–1969) filosofo e psichiatra tedesco
“Il sole e la luna e i fiumi e le fonti e in genere tutto ciò che giova alla nostra vita, gli antichi li chiamavano dei per la loro utilità, come gli Egiziani fanno per il Nilo, e per questo il pane fu chiamato Demetra, e il vino Dioniso, e l'acqua Poseidone, e il fuoco Efesto e cosí ciascuna cosa che ci è utile.” Pródico (-460–-380 a.C.) filosofo e retore greco antico da Le Ore, frammento 5
“Il laico non è chi non crede, laico è chi credendo o non credendo sa distinguere ciò che è oggetto di fede da ciò che è oggetto di ragione.” Claudio Magris (1939) scrittore italiano