“La coscienza umana è uno spazio infinitamente pluridimensionale: vi sussistono dati per cui si è costretti per via riflessiva e per via solo marginalmente riflessa; dati di cui si è solo al corrente e dati esplicitamenti rilevati; vi si trova una coscienza oggettiva concettuale e una scienza trascendentale irriflessa, legata al polo soggettivo della coscienza; si trova in essa una scienza già ben determinata e articolata, una conoscenza accettata ed una rimossa; si accumulano nella coscienza avvenimenti psicologici e una loro interpretazione riflessa, vi si alligna la conoscenza non oggettiva d'un orizzonte formale, entro il quale viene ad affermarsi un dato oggetto meglio conosciuto e più chiaramente afferrato…”
Engelbert Gutwenger, Concilium 1/1966; citato in Christian Duquoc, Cristologia, Queriniana, Brescia 1972.
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“Nulla è la scienza senza coscienza.”
François des Rues
(1575–1633) scrittore francese
Le perle francesi

Karl Jaspers
(1883–1969) filosofo e psichiatra tedesco
da Filosofia, traduzione di Umberto Galimberti, UTET, 1978, p. 117