“Li avevo raccolti con le mie mani, inerpicandomi sui costoni scoscesi della montagna, ancora umidi di rugiada, verdi e odorosi, così come fecero i Saraceni di Eufemio, quando, arrivati in Sicilia,senza cibo e affamati, li videro per la prima volta e li raccolsero sulle dune delle spiagge di Mazara del Vallo e con le sarde, pescate fresche fresche, e il prezioso zafferano, dall'inconfondibile colore tra l'arancione e il rosso, che avevano portato dall'Oriente, inventarono quell'afrodisiaco piatto che tra poco sarebbe stato sulla mia tavola, dopo avere inondato prima tutta la casa con il suo inebriante profumo. Sto parlando dei finocchietti selvatici e il piatto è, la "Pasta con le sarde,"vanto gastronomico della Sicilia. Piccolo consiglio:non assaggiatelo al ristorante, fatevi amici di Adelina, la governante del commissario Montalbano, e fatevi invitare a casa sua. Non ve ne pentirete e vi leccherete sicuramente i baffi!”
Ultimo aggiornamento 19 Maggio 2024.
Storia
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(1735–1813) incisore, pittore e architetto francese
Origine: Il viaggio in Sicilia, p. 19

“[Haiku] Dell'estate, rosso e fresco | scoppio di risa, | fetta | di cocomero!”
José Juan Tablada
(1871–1945)
Cocomero, in Orfeo, p. 1329