“C'è una crisi di civiltà, c'è una crisi sociale, c'è una crisi politica. L'ingranaggio della società che è stato rotto nell'agosto 1914 non ha mai più funzionato, e indietro non si torna. Come possiamo contribuire a costruire quel mondo migliore che anni terribili di desolazione, di tormenti, di disastri, di distruzione, di massacri, chiedono all'intelletto e al cuore di tutti?”

Origine: Citato in Federico Rampini, Olivetti inedito, la Repubblica, 27 aprile 2013, p. 45.

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia
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Adriano Olivetti 13
imprenditore, ingegnere e politico italiano 1901–1960

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“Tutti parlano di crisi, è un po' paradossale perché di crisi ne ho sentito sempre parlare dal '68 quando c'era una crisi culturale, poi nel 1972 si parla, con il primo rapporto di Roma, di una crisi ecologica, poi con la controrivoluzione neoliberista di Margaret Thatcher e Reagan c'è la crisi sociale e ora la crisi finanziaria e la crisi economica dopo il crollo di Lehmann Brothers. Finalmente tutte queste crisi si mescolano e siamo di fronte a una crisi di civiltà, una crisi antropologica. A questo punto il sistema non è più riformabile, dobbiamo uscire da questo paradigma e qual è questo paradigma? È il paradigma di una società di crescita. La nostra società è stata poco a poco fagocitata dall'economia fondata sulla crescita, non la crescita per soddisfare i bisogni che sarebbe una cosa bella, ma la crescita per la crescita e questo naturalmente porta alla distruzione del pianeta perché una crescita infinita è incompatibile con un pianeta finito. Si deve una vera riflessione quando si parla di crisi antropologica, si deve prendere questo sul serio perché abbiamo bisogno di una decolonizzazione dell'immaginario. Il nostro immaginario è stato colonizzato dall'economia, tutto è diventato economico. Questa è una cosa specifica all'occidente e abbastanza recente anche nella nostra storia. Siamo nel XVII secolo quando c'è questa grande svolta etica segnata dalla teoria di Bernard Mandeville. Prima si diceva che l'altruismo era una bella cosa e poi si dice: "no, dobbiamo essere egoisti, cercare di fare il più profitto possibile, l'avidità è una bella cosa."”

Serge Latouche (1940) economista e filosofo francese

Sì, per distruggere più velocemente il nostro "oikos", la nostra casa e a questo effettivamente siamo arrivati. Lo vediamo con il cambiamento climatico, con la perdita di biodiversità, con l'inquinamento dell'aria, dell'acqua, dei suoli. Siamo arrivati a un punto che non si può più continuare su questa strada. O cambiamo strada o sarà la fine dell'umanità.
Origine: Visibile in Passaparola: Una rivoluzione culturale per salvare l'umanità, di Serge Latouche http://www.beppegrillo.it/la_cosa/2015/10/19/passaparola-una-rivoluzione-culturale-per-salvare-lumanita-di-serge-latouche/, BeppeGrillo.it

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“Le crisi dell'insegnamento non sono crisi di insegnamento; sono crisi di vita.”

Charles Péguy (1873–1914) scrittore, poeta e saggista francese

Lui è qui

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“La crisi del ruolo della donna nella società è il crocevia di molti altri problemi sociali, umani e religiosi del nostro tempo.”

Carlo Maria Martini (1927–2012) cardinale e arcivescovo cattolico italiano

La donna nel suo popolo

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“[Sulla crisi economica greca. ] Temo che il governo tedesco, compresa la sua fazione social democratica, si sia giocato in una notte tutto il capitale politico che la migliore Germania aveva accumulato in mezzo secolo.”

Jürgen Habermas (1929) filosofo, storico e sociologo tedesco

Origine: Citato in Habermas: "La Merkel in una notte si è giocata la reputazione della Germania costruita nel Dopoguerra" http://www.repubblica.it/economia/2015/07/16/news/habermas_la_merkel_in_una_notte_si_e_giocata_la_reputazione_della_germania_costruita_nel_dopoguerra_-119225926/?ref=HREA-1, Repubblica.it, 26 luglio 2015.

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