“Noi siamo caduti e ci siamo rialzati parecchie volte.
E se l'avversario irride alle nostre cadute, noi confidiamo nella nostra capacità di risollevarci.
In altri tempi ci risollevammo per noi stessi, da qualche tempo ci siamo risollevati per voi, giovani, per salutarvi in piedi nel momento del commiato, per trasmettervi la staffetta prima che ci cada di mano, come ad altri cadde nel momento in cui si accingeva a trasmetterla.
Accogliete dunque, giovani, questo mio commiato come un ideale passaggio di consegne.
E se volete un motto che vi ispiri e vi rafforzi, ricordate: Vivi come se tu dovessi morire subito. Pensa come se tu non dovessi morire mai.”
da Autobiografia di un fucilatore
Senza data
Origine: Il motto finale è di Julius Evola. La citazione viene erroneamente attribuita anche allo stesso Almirante e a Moana Pozzi. Giorgio Almirante aveva utilizzato la citazione come frase conclusiva di questo suo libro e l'aveva fatto apporre su un poster destinato alle sedi dell'MSI. Moana Pozzi invece amava ripetere questa frase nel periodo in cui si occupava dell'edizione di un giornale erotico, poco prima di morire. Cfr. Mario Caprara, Gianluca Semprini, Neri! La storia mai raccontata della destra radicale, eversiva e terrorista, Newton Compton editori, 2012, p. 151 http://books.google.it/books?id=ieO_d2Nz-Y8C&pg=PT151. ISBN 8854146951.
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“Il tipico commiato di fine campo estivo dal tipico centauro della porta accanto.”
libro Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo - 1. Il Ladro di Fulmini


Origine: Citato in Federica Almagioni, prefazione a Joseph Conrad, Lord Jim, traduzione di Alessandro Gallone, Alberto Peruzzo Editore, 1989.