“Un topo e una topa e un topetto | m'hanno, con lor assedio, consumato. | È, quand'io dormo, escono de l'agguato: | un va da piedi e l'altro dal ciuffetto, | L'altro mi piscia addosso per dispetto; | e quando senton ch'io sono svegliato, | l'un qua e l'altro là subito entrato | e' non li veggio, che sian benedetto. | E, per pigliar li topi maladetti, | trappole ho tese lor e risogallo, | arsenico con lardo ed altri archetti; | Ed ho due gatti, da fame constretti, | che non li piglian, vedendoli al ballo, | sì tosto d'imbucar par che s'affretti. | E con questi dispetti | io vivo: pensa se ho da consumarmi, | che da tre topi non posso aitarmi.”
XLIV, vv. 1-17
Sonetti inediti
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cap. 9; 2016
Jack e Jill

“È meglio un topo tra due gatti che un malato tra due medici.”
Origine: Frase udita dal prof. Bruno Pavone. Citato in Padre Andrea D'Ascanio, Il sorriso di Padre Pio http://www.preghiereagesuemaria.it/santiebeati/il%20sorriso%20di%20padre%20pio.htm, Preghiereagesuemaria.it.