“Il precipitare degli eventi, negli ultimi giorni del '98 e nei primi del '99, conduce perciò a dei risultati inaspettati: i lazzari (il sottoproletariato) della capitale e i contadini delle province si rivelano ben lungi dall'esser quello che erano stati considerati fino allora, una massa amorfa, cioè, avvezza a passare con facile rassegnazione da un padrone all'altro; ché i repubblicani e i francesi trovano proprio in quelle masse l'ostacolo grave e imprevisto, la monarchia un sostegno fedele e validissimo. Fallisce così il primo esperimento della borghesia più avanzata per affermarsi apertamente come classe dirigente. Il cardinale Ruffo parte dalla Sicilia con la facoltà di alleviare i pesi fiscali del popolo: la corte stessa si rende conto che la massa rurale fa la rivoluzione contro i benestanti e contro i francesi, cui questi si appoggiano, nella speranza di veder migliorate le proprie condizioni economiche, e per questo si batte eroicamente per il re «tradito dai nobili e dai civili.»”

cap. 5, p. 90
I Borboni d'Italia

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“Il contadino deve rimanere fedele alla terra, dev'essere orgoglioso di essere contadino, fiero di lavorare il suo campo, né cercare altrove una vita più facile perché una vita più facile non esiste.”

Benito Mussolini (1883–1945) politico, giornalista e dittatore italiano

Sala Regia, Palazzo Venezia, Roma, 27 ottobre 1937, da Scritti e discorsi di Benito Mussolini dal novembre 1936 al maggio 1938, Ulrico Hoepli Editore, Milano, 1938
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