“L'attore è un essere senza colpa, per il fatto che se l'assume tutta il regista (che è roso dall'angoscia mentre i suoi attori splendono di desiderio). Se un attore ha voglia di rifare l'inquadratura diciassette volte, bisogna concederglielo, come un'oblazione. […] bisogna essere disponibili per gli attori, la macchina da presa viene dopo di loro, tutto viene dopo, hanno diritto a tutti i capricci e tutti noi, sul set, siamo loro schiavi. Nel momento stesso dell'atto cinematografico, la ripresa di un'inquadratura, non c'è che l'attore.”
Origine: Lezioni di cinema, p. 102
Citazioni simili

Origine: Citato in Peter Bogdanovich, Chi c'è in quel film? Ritratti e conversazioni con le stelle di Hollywood, traduzione di Roberto Buffagni, Fandango Libri, 2008.

citata in Dizionario degli attori: Gli attori del nostro tempo, a cura di Gabriele Rifilato, Rai-Eri, 2005, Roma. ISBN 8839712895

da Un secolo di cinema - Viaggio nel cinema americano di Martin Scorsese

da Chi c'è in quel film?, p. 511

“Divenni attore per il solito motivo: un gran bisogno di piacere e di essere ammirato.”
Origine: Citato in Geoffrey Wansell, Cary Grant. Tra fascino e ironia la carriera e i film di un perfetto gentiluomo, Gremese, 1996.