“E mi perdonino i sofferenti tutti gli effetti della mia imprudenza nel tenere un registro, che mi parea voluta dalla mia delicatezza, e giustificato dall'arte con che il registro era tenuto. Io perdono di cuore a chiunque poté in queste faccende o in altro danneggiarmi. Così Dio mi perdoni. E mi perdonino tutti quelli che in qualunque modo fossero o si credessero stati danneggiati ed offesi da me.”
Lettera di Don Enrico Tazzoli del 6 dicembre 1852; citato in Luigi Martini, Confortatorio di Mantova negli anni 1851, 52, 53 e 55, p. 305, Mantova, Tipografia Benvenuti, 1867
Argomenti
arte , benvenuto , citata , cuore , danneggiato , delicatezza , dicembre , don , effetto , faccenda , imprudenza , lettera , modo , offesa , perdono , registro , sofferente , tenero , tenuta , tipografia , tipografo , voluta , altroEnrico Tazzoli 3
patriota e sacerdote italiano 1812–1852Citazioni simili

“L'offeso perdona, ma l'offensore non mai.”
Avventure e osservazioni sopra le coste di Barberia
LXIV
Avvertimenti politici per quelli che vogliono entrare in corte del signor conte di Verrua

“Oh, non vi interessano le note che registro | vi | interessano le mie note sul registro!”
da Chi se ne frega della musica n.° 3