“Acitrezza, La Trezza, 'A Trizza, la treccia, l'intreccio. Forse nessun romanzo moderno è così privo d'intreccio – v'è una ripetizione ossessiva di sciagure come per spietato gioco del caso o per accanimento divino –, nessuna narrazione è così priva di romanzesco come I Malavoglia. Un poema narrativo, un'epica popolana, un'odissea chiusa, circolare, che dà il senso, nelle formule lessicali, nelle forme sintattiche, nel timbro monocorde, nel tono salmodiante, nei proverbi gravi e immutabili come sentenze giuridiche o versetti di sacre scritture, Bibbia, Talmud, Vangelo o Corano, dà il senso della mancanza di movimento, dell'assenza di sviluppo, suggerisce l'immagine della fissità: della predestinazione, della condanna, della pena senza rimedio.”
Origine: La Trezza, p. 281
Argomenti
intreccio , treccia , senso , predestinazione , versetto , ossessivo , accanimento , romanzesco , odissea , popolano , timbro , epica , circolare , sciagura , ripetizione , narrazione , narrativa , spietato , proverbio , tono , poema , sentenza , rimedio , formula , condanna , assenza , scrittura , vangelo , mancanza , pena , sviluppo , romanzo , movimento , divino , gioco , immagine , caso , forseVincenzo Consolo 29
scrittore e saggista italiano 1933–2012Citazioni simili
Bonaventura Zumbini
(1836–1916) critico letterario, docente e politico italiano
in D'Asdia e Mazzamuto, p. 298
Origine: Da «Il Filocolo» del Boccaccio, Firenze, 1879, pp. 63-65, passim.
Francesco Torti
(1763–1842) critico letterario italiano
Origine: Dante rivendicato: Lettera al sig. Cavalier Monti, p. 19