“Perciò il limite del "necessario" confina direttamente con il limite dell'"impossibile", non essendoci assolutamente spazio tra i due. L'unica cosa che funge tra essi di linea di demarcazione è il "possibile". Quest'ultimo non possiede però alcuna realtà, è proprio come un punto matematico collocato in modo astratto su una linea retta. È allo stesso modo paragonabile al punto che separa il passato dal futuro nella struttura del tempo. Quanto al punto che li divide, esso esiste solo in modo immaginario. Qualora infatti si collochi nell'astratto un punto su una linea di tempo e la si divida in passato e futuro, non si riscontrerà in tutta l'estensione della linea niente che possa essere indicato come il vero limite tra i due segmenti, poiché si tratta solo di un punto ivi disposto in modo immaginario.”

VIII, 18
Citazioni di Hamadani, Zubdat al-Haqā'iq

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“Una retta, e in particolare una breve retta che si ispessisce, rappresenta un caso analogo a quello del punto che cresce: anche qui c'è da domandarsi: "In quale momento si estingue la linea come tale e in quale momento nasce una superficie?". Ma non possiamo dare una risposta precisa. Come si potrebbe rispondere alla domanda: "Quando finisce il fiume e quando comincia il mare?". I limiti sono sempre mal distinguibili e immobili. Qui tutto dipende dalle proporzioni, come nel caso del punto – l'assoluto viene portato dal relativo a un suono indistinto e diminuito. Nella prassi il movimento verso il limite è espresso in modo più preciso che nella formulazione puramente teorica. Il movimento verso il limite è una grande possibilità di espressione, un mezzo potente (in definitiva un elemento) per i fini compositivi. Quando gli elementi principali di una composizione sono di una rigorosa sobrietà, questo mezzo genera una certa vibrazione fra gli elementi, porta un rilassamento maggiore nell'atmosfera rigida del tutto e può, se usato in misura esagerata, portare quasi a raffinatezze repellenti. In ogni modo qui dobbiamo fare ricorso ancora una volta alle reazioni della sensibilità. Per ora non è possibile disporre di una distinzione generalmente accettata fra linea e superficie – fatto che forse è legato alla situazione ancora poco evoluta della pittura, alla sua condizione tuttora quasi embrionale, a meno che non sia forse determinato proprio dalla natura di quest'arte.”

Vasilij Vasil'evič Kandinskij (1866–1944) pittore russo

1968
Punto, linea, superficie

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“L'unica maniera di scoprire i limiti del possibile è di oltrepassarli e finire nell'impossibile.”

Arthur C. Clarke (1917–2008) autore di fantascienza e inventore britannico

da Profiles of the Future

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“Confine (s. m.). In politica, la linea immaginaria fra due nazioni che separa gli immaginari diritti dell'una dagli immaginari diritti dell'altra.”

Ambrose Bierce (1842–1914) scrittore, giornalista e aforista statunitense

1988, p. 52
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“Il mio obiettivo non è modesto. A questo punto, vedo che l'unica cosa necessaria è la trasformazione dell'umanità.”

Jill Purce (1947)

Origine: Citato in Will Tuttle, Cibo per la pace, traduzione di Marta Mariotto, Sonda, Casale Monferrato, 2014, p. 269. ISBN 978-88-7106-742-1

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“Quali che siano la durata e l'ampiezza dei nostri movimenti, noi – immobili tra due infiniti – restiamo sempre allo stesso punto nello spazio e nel tempo.”

Maurice Maeterlinck (1862–1949) poeta, commediografo e saggista belga

Origine: La vita delle tèrmiti, p. 113

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