“volevano abbattere la tirannide di Dionisio, convincendolo a disfarsi delle sue diecimila guardie e ad abbandonare le quattrocento triremi, i diecimila cavalieri e una fanteria di molte volte maggiore, per andare a cercare nell'Accademia quel suo 'bene' misterioso e diventare felici in virtù della geometria.”

—  Plutarco , libro Vite parallele

Dione, 14, 3
Vite parallele

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia
Plutarco photo
Plutarco 144
biografo, scrittore e filosofo greco antico 46–127

Citazioni simili

Filisto photo

“Gli Ateniesi […], grazie a un solo sofista [Platone], volevano abbattere la tirannide di Dionisio, convincendolo a disfarsi delle sue diecimila guardie e ad abbandonare le quattrocento triremi, i diecimila cavalieri e una fanteria di molte volte maggiore, per andare a cercare nell'Accademia quel suo 'bene' misterioso e diventare felici in virtù della geometria.”

Filisto (-430–-356 a.C.) storiografo greco antico

citato in Plutarco, Vite parallele, Dione, 14, 3
Origine: In Giulio Maria Chiodi, Roberto Gatti, La filosofia politica di Platone, FrancoAngeli, 2008, p. 64. ISBN 9788846494634

John Henry Newman photo

“Diecimila difficoltà non fanno un dubbio, se io capisco bene la questione.”

John Henry Newman (1801–1890) teologo e filosofo inglese

Origine: Citato in Paolo Gulisano, La beatificazione di Newman per far risorgere l'Europa cristiana http://www.zenit.org/article-19047?l=italian, Zenit, 22 luglio 2009.

Ron photo
Daniel Defoe photo

“La paura del pericolo è […] diecimila volte più agghiacciante del pericolo stesso: il peso dell'ansia ci pare più greve del male temuto.”

Daniel Defoe (1660–1731) scrittore

da Robinson Crusoe, traduzione di Alberto Cavallari, Feltrinelli

Daniel Defoe photo
Charles Rollin photo
Diogene Laerzio photo
Chris Kyle photo
Lőrinc Szabó photo

“Freccia tremante: dove colpire? | Guardo dovunque, | cerco qualcosa, | sono disintegrato dagli occhi | e l'istante mi reintegra. | Terribile tanta inquietudine: | io sono diecimila frecce affamate. | Potessi conficcarmi nella carne del mondo | e giacessi oramai | nella polvere, spezzato.”

Lőrinc Szabó (1900–1957) poeta e traduttore ungherese

da Inquietudine
Origine: Citato in Lirica ungherese del '900, a cura di Paolo Santarcangeli, Guanda, Parma, 1962; riportato in Le cronache di Civitas https://books.google.it/books?id=He8eAQAAMAAJ, Volume 14, Civitas, 1963, p. 173.

Jean Cocteau photo

Argomenti correlati