“Era un modesto panettone da borghesucci, | di semplice pasta, piccolo come il mio villaggio, | eppure d'allora è tanto cresciuto, | come il simbolo del Cenacolo. || E dalla lontananza degli anni fuggenti | ancora risento quell'odore squisito qualche volta, | mi giunge dalla parte del focolare | per riempire il mio cuore e tutta la stanza n'è colma. || E quando il pane dell'anima vien meno, | mi conforta come il lume di mezzogiorno… | Benché ormai la mano di lei sia terra | e per il panettone di martedì sia freddo il forno.”

da Il panettone di martedì
Origine: In Mario De Micheli e Eva Rossi, Poesia ungherese del Novecento, Schwarz editore, Milano, 1960, p. 199.

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“Amate il pane, cuore della casa, profumo della mensa, gioia del focolare. Rispettate il pane, sudore della fronte, orgoglio del lavoro, poema di sacrificio.”

Benito Mussolini (1883–1945) politico, giornalista e dittatore italiano

da un articolo scritto in occasione delle Giornate del pane (14-15 aprile 1928), pubblicato su Il Popolo d'Italia, n. 73, 25 marzo 1928, p. 15; ora in Opera omnia, vol. 23

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