“Il cortisonico non è virtuoso. A fare vedere se stessi è la virtù che progredisce verso il perfezionamento, disciogliendo le scorie psichiche e i nodi di cui è ricco l'uomo interiore. La virtù è annullata dal cortisone, che difende il corpo, quindi difende l'"io". I suoi effetti collaterali sono gli antagonisti del Buddha, del Cristo, di Shankhara. Quindi, costoro sono gli avversari dell'"io" o, piuttosto, l'"io" è il loro avversario e non è virtuoso. Il cortisone è mente liquida. La mente è cortisonica. A contatto col mondo, si fa difensiva, incattivita, avvelenata e velenosa. La mente è una malattia che disvela la salute. Escludetela.”
da Italia De Profundis
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Taccuino di un autore drammatico

Origine: Lo Zen e la cultura giapponese, pp. 90-91

“Non è possibile essere virtuosi senza la saggezza, né essere saggi senza la virtù etica”
VI, 13
Etica Nicomachea

Origine: Dalla Presentazione a Alessandro Paronuzzi, José e Renzo Kollmann, Non dire gatto..., Àncora Editrice, Milano, 2004, p. 4. ISBN 88-514-0219-1