“Gli occhi di Philip erano fissi sul campanile di Airolo. Ma vedeva invece il bel mito di Endimione. Questa donna era una dea fino alla fine. Nessun amore poteva degradarla: lei rimaneva al di fuori di ogni degradazione. Questo episodio, che lei considerava così sordido, e che era tanto tragico per lui, rimaneva supremamente bello. Egli s'era innalzato a tale altezza, che senza rimpianto ora le avrebbe potuto dire che anche lui l'adorava. Ma a che cosa serviva dirglielo? Poiché tutte le cose meravigliose erano già accadute.
«Grazie,» fu tutto quello che si permise di dire. «Grazie di tutto.»
Lei lo guardò con grande amicizia, perché le aveva reso la vita sopportabile. In quel momento il treno entrò nella galleria del San Gottardo. S'affrettarono a rientrare nello scompartimento e a chiudere il finestrino, perché i carboncini non entrassero negli occhi di Harriet.”
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Edward Morgan Forster
,
libro
Monteriano
Monteriano, Explicit
Argomenti
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scrittore britannico 1879–1970Citazioni simili

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