“È come dire che il figlio di un artigiano, dopo aver sempre visto suo padre fare sacrifici e metterci l'anima, non può fare lo stesso mestiere. Ho deciso io di candidarmi, e so che dovrò dimostrare il doppio proprio per il cognome che porto. Ma volevo finalmente mostrare chi sono davvero. In questi anni sono stati costruiti miti negativi sul mio conto e, nonostante le mie smentite e le mie denunce – ottantacinque –, è passato il messaggio, falso, che fossi un ignorante pluribocciato con 12 mila euro al mese di stipendio.”

—  Renzo Bossi

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 18 Gennaio 2019. Storia

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“[Dopo il terzo ritiro] Non credo di aver inibito i compagni: se un ragazzo ha delle qualità, le deve dimostrare. È un fatto di personalità. Mi sono arrabbiato spesso, perché gente di 20 anni dovrebbe avere più voglia di sacrificarsi di uno di 40. Non è così. Cercherò di costruire un gruppo di 12 uomini animati da questa passione. Quando Washington sarà davvero vincente, allora potrò dire di essermi ritirato.”

Michael Jordan (1963) cestista statunitense

Origine: Citato in Riccardo Romani, Jordan, stavolta è un vero addio A 40 anni il Mito lascia il basket https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2003/aprile/16/Jordan_stavolta_vero_addio_anni_co_0_030416123.shtml, Corriere della Sera, 16 aprile 2003.

“Ma il nome falso di mio padre è il mio cognome. Con quello sono nata e cresciuta, ne ho spiegato mille volte l'origine, e finisco spesso scambiata per immigrata, per badante, persino per donna facile perché in Italia, oggi, porto un cognome slavo. Come posso considerare falso qualcosa che mi ha impresso il suo marchio? Come può esserlo quel nome a cui mio padre deve la vita e io la mia? Che cos'è una finzione quando si incarna, quando detiene il vero potere di modificare il corso della storia, quando agisce sulla realtà e ne viene trasformata a sua volta?”

Helena Janeczek (1964) scrittrice e giornalista tedesca

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Variante: Ma il nome falso di mio padre è il mio cognome. Con quello sono nata e cresciuta, ne ho spiegato mille volte l’origine, e finisco spesso scambiata per immigrata, per badante, persino per donna facile perché in Italia, oggi, porto un cognome slavo. Come posso considerare falso qualcosa che mi ha impresso il suo marchio? Come può esserlo quel nome a cui mio padre deve la vita e io la mia? Che cos’è una finzione quando si incarna, quando detiene il vero potere di modificare il corso della storia, quando agisce sulla realtà e ne viene trasformata a sua volta?

“Si può fare la guerra nel nome di Dio? I Bush la fanno nel nome del padre e del figlio.”

Ellekappa (1955) fumettista e disegnatrice italiana

Fonte?

Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?

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