“ESOPO. Cantava il lusignolo sopra una quercia. Ebbe ardire il cucco». Perversa cosa è pur per certo che alcun iudichi di quel che non intende. Anche a me ricorda che, combattendo io con l'idra, un granchio ebbe ardire di morsicarmi un calcagno: e furno sì pazzi quelli che allora iudicavano, che lo dedicorno in cielo e poseno nel zodiaco, non per altra virtù, se non per aver avuto ardire di pizzicare il piede ad Ercule. Ma lasciamo andar questo: la ignoranza di tutte le cose assurde è madre.”

Apologo intitolato Specchio d' Esopo, composto dal magnifico cavaliere e dottore Messer Pandolfo Collenuccio da Pesaro, p. 40
Apologhi in volgare

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia
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Pandolfo Collenuccio 14
umanista, storico e poeta italiano 1444–1504

Citazioni simili

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“Io ebbi ardir raccomandarvi Nola, | che stava allor, come in catene servo: | ed ebbe alcun vigor la mia parola.”

Luigi Tansillo (1510–1568) poeta italiano

Origine: Al Signor Viceré di Napoli, p. XII

“Del paterno valor ben degno erede | Segue di Marte i gloriosi onori, | E cinto il crin di meritati allori, | Ha di nobile ardir degna mercede.”

Andrea Matteo Acquaviva (1458–1529) letterato italiano

citato in Carlo Antonio de Rosa, Ritratti poetici di alcuni uomini di lettere antichi e moderni del regno di Napoli, dalla Stamperia e Cartiera del Fibreno, Napoli 1834

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“ERCULE. Rara cosa è che insieme la virtù con la pecunia in un subietto stiano; anzi sì male insieme si accordano, che dove una cresce, l'altra minuisce.”

Pandolfo Collenuccio (1444–1504) umanista, storico e poeta italiano

da Apologo intitulato Filotimo a lo illustrissimo Principe Ercule inclito Duca di Ferrara, composto per Messer Pandolfo Coldenose da Pesaro, p. 110
Alla BERRETTA
Apologhi in volgare

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“Era come se il cielo, con grande ardire, | avesse baciato la terra, silenziosamente; | e lei, nello splendore del nuovo fiorire, | di lui stesse sognando dolcemente. | L'aria tra i campi soffiava, | le spighe erano ritte sentinelle, | il bosco ombroso sussurrava, | la notte era chiara di stelle.”

Joseph Freiherr von Eichendorff (1788–1857) poeta, scrittore e drammaturgo tedesco

da Notte di luna, in Nel buio splendeva la luna, a cura di Edmund Jacoby, EL, San Dorligo della Valle, 2001.
Origine: Citato in Tiziano Franzi e Simonetta Damele, Stai per leggere..., [2 Generi, temi, laboratorio delle abilità], Loescher Editore, Torino, 2010, p. 556. ISBN 9788820119669.

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“Ammesso che la passione umana abbia la virtù d'innalzarsi al di sopra di ogni assurdo, come si può sostenere che non abbia anche quella d'innalzarsi al disopra dei propri assurdi?”

Confessions of a Mask
Confessioni di una maschera
Variante: Ammesso che la passione umana abbia la virtù d'innalzarsi al disopra di ogni assurdo, come si può sostenere che non abbia anche quella d'innalzarsi al disopra dei propri assurdi?

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“Dopo aver acceso la lampada vedo improvvisamente la mia ombra enorme che va dalla parete al soffitto. E nel grande specchio sopra la stufa vedo me stesso, il mio stesso volto spettrale. E vivo con i morti, con mia madre, mia sorella, mio nonno e mio padre, soprattutto con lui. Tutti i ricordi, le più piccole cose, vengono alla superficie.”

Edvard Munch (1863–1944) pittore norvegese

Origine: Citato in Giorgio Cricco e Francesco Paolo Di Teodoro, Itinerario nell'arte – Dall'Art Nouveau ai giorni nostri, terza edizione versione gialla, editore Zanichelli, 2012, pp. 1738-1739. ISBN 9788808192608.

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