“«Ermetico» ha significato d'assoluta chiusura ed è aggettivo che proviene dal nome greco di una divinità, Ermete Trimegisto, divinità adorata nell'Egitto quando, dopo Alessandro Magno, subì l'influenza della civiltà greca. Si diceva che Ermete Trimegisto fosse l'inventore dell'alchimia e che saldasse i suoi vasi di vetro con lo stesso vetro liquefatto, un po' come avviene oggi con le nostre fiale d'iniezione. Ermetico significa quindi perfettamente chiuso. In letteratura si chiama ermetica quella scrittura che è quasi completamente chiusa alla comprensione del lettore e tale aggettivo si usa soprattutto per la poesia.”
Ermetismo
Argomenti
ermetico , aggettivo , vetro , iniezione , alchimia , chiusura , inventore , adorato , greco , influenza , comprensione , scrittura , lettore , non-lettore , letteratura , completamento , significato , assoluto , poesia , tale , nome , oggi , stesso , civiltà , dopo , po' , greca , divinitàUmberto Marvardi 4
scrittore e poeta italiano 1903–1990Citazioni simili

Interpretazione e sovrainterpretazione: Un dibattito con Richard Rorty, Jonathan Culler e Christine Brooke-Rose

citato in Così lo ricordano, Poesia, n. 193 aprile 2005, Crocetti Editore

Origine: Citato in Aldo Bagli, «Ho scoperto il lavoro d'équipe», Ciao 2001 n. 43, 29 ottobre 1978, pp. 23-25; in Francesco Mirenzi, Battisti talk, Coniglio editore, terza edizione, 2009, pp. 290-296.

Origine: Citato in Ernesto Assante, Quel filosofo? Uno sconosciuto http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/09/29/quel-filosofo-uno-sconosciuto.html, la Repubblica, 29 settembre 1994.
2013, 18
Tantrāloka, Capitolo XXX
Origine: Cioè namaḥ.