“Ivan Pavlov […] può simboleggiare il trasporto della grande fiamma vivisezionista dal secolo scorso al nostro. Lavorando nel suo laboratorio di Mosca, con una settantina di assistenti, Pavlov "scoprì" ciò che già sapevano gli antichi: che basta la menzione del cibo per produrre salivazione e secrezione di succhi gastrici. Le sue opere complete, riedite a Mosca nel 1955 in lingua inglese, rappresentano un vero e proprio monumento alla futilità vivisezionista. Pavlov era anche un appassionato di esperimenti sul cervello, il che è sempre sintomatico dello stato mentale dello sperimentatore. Di alcuni cani che aveva operato al cervello in due tempi, Pavlov descrisse le manifestazioni di dolore, il nervosismo, l'estrema sensibilità e lo stato convulsivo, marcato anche— con evidente stupore di tanto "scienziato" da attacchi dì ostilità verso il torturatore. In una relazione del luminare si legge: «La gravità delle convulsioni si accresce fino alla morte, che sopravviene due anni dopo l'operazione.»”

—  Hans Ruesch

Due anni...
Imperatrice nuda

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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