“Vieira viveva un piena epoca sacrale, nella quale tutto era impregnato di religiosità; tanto nel settore collettivo quanto nella vita privata. È chiaro che sapeva distinguere nitidamente il sacro dal profano, ma una distinzione teorica è molto differente da una separazione pratica. Di fatto, intrecciava i due terreni fra loro: le cose temporali erano valutate soprattutto come strumenti della salvezza eterna dell'uomo. Possiamo perfino dire che Vieira, figlio del Barocco peninsulare, non di rado confondeva i due spazi.”
Citazioni simili
citato in Mauro Laeng, F. W. Foerster – pedagogista del carattere, Scuola Italiana Moderna, n. 11, gennaio 1961, Società Editrice «La Scuola», Brescia

Origine: I Veda. Mantramañjarī, p. 24

“Tutte le cose di cui mi occupo sono profane; ma il Milan è sacro.”
1988
Origine: Da un'intervista a un telegiornale; citato in Beniamino Placido, Ma come sono seri questi fantasmi http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/07/27/ma-come-sono-seri-questi-fantasmi.html, la Repubblica, 27 luglio 1988.

frammento 14
Frammenti di Sulla natura (titolo convenzionale)
Parte terza, cap. 23, pp. 355-356
Manuale di storia della filosofia